SocGen: Bouton resta in sella affiancato da un comitato speciale

Nessuna rivoluzione ai vertici di Société Générale. Il presidente Daniel Bouton resta al suo posto. Opererà però in affiancamento a un comitato speciale composto da tre consiglieri indipendenti e presieduto da Jean-Martin Folz, ex numero uno del gruppo automobilistico Psa, da Jean Azéma, direttore generale del gruppo assicurativo Groupama, e Antoine Jeancourt-Galignani, presidente del comitato selezione e remunerazione della stessa SocGen. E’questo il risultato del cda della banca svoltosi ieri, che ha confermato la fiducia in Bouton dopo lo scandalo della frode da 4,9 miliardi messa a segno dal “trader infedele” Jerome Kerviel. Il comitato, affiancato dai revisori di Price Waterhouse-Coopers, coadiuverà il presidente nella revisione del meccanismo di controllo del rischio e nella predisposizione di misure atte a evitare il ripetersi di azioni come quelle perseguite da Kerviel.
Intanto proseguono le indiscrezioni relative a eventuali gruppi interessati a SocGen che hanno già chiamato in causa buona parte dei maggiori player continentali e che ieri sono state rafforzate da quanto riportato dall’Afp. L’agenzia ha raccolto la testimonianza di un consigliere d’amministrazione secondo cui durante il cda Bouton si sarebbe dichiarato pronto a discutere “un’offerta amichevole”. Nei giorni scorsi sono stati molti i nomi circolati tra stampa e sale operative: si va dalle francesi BnpParibas e Credit Agricole, alle britanniche Hsbc e Barclays, per arrivare all’italiana Unicredit. Sembra tuttavia arduo ipotizzare che un eventuale operazione possa avvenire senza il placet dell’Eliseo, da cui sono venute precise dichiarazioni favorevoli al mantenimento della francesità del secondo istituto bancario del Paese. Hanno così preso quota ulteriori indiscrezioni (riportate inizialmente dall’Observer) riguardanti un piano con il benestare governativo attraverso il quale suddividere le attività della banca tra Credit Agricole e Bnp. Sempre secondo tale indiscrezione alla prima potrebbero andare le attività di banca d’investimento, alla seconda il retail. Solo due giorni fa l’autorevole Wall Street Journal aveva infine riportato un rumor stando al quale in Bnp Paribas si starebbe monitorando la situazione e ci sarebbero già state discussioni all’interno dell’istituto circa una possibile offerta per la concorrente.