Snowflake e le altre due: le tre nuove perle di Goldman Sachs con upside fino a +33%
Weber, WorkDay, Snowflake: sono i tre titoli quotati a Wall Street su cui gli analisti Goldman Sachs scommettono, intravedendo margini di rialzo fino a +33%. Titoli che hanno appena incassato le promozioni dal colosso bancario Usa.
In cima alla classifica delle nuove azioni top di Goldman c’è Weber, società americana regina dei barbecue e del mercato della griglia.
Weber, la regina dei barbecue piace anche a JP Morgan
Due giorni fa è stata avviata la copertura sul titolo Weber con un rating “buy”: oltre alla view bullish, l’analista Kate McShane ha fissato anche un target sul prezzo pari a $22, scommettendo così su un rally del titolo, rispetto ai valori attuali, pari a circa +33%.
McShane ha descritto Weber “un storia solida di crescita”, destinata a beneficiare dell’attenzione al marchio da parte dei consumatori e dalla spinta della crescita globale.
Nel 2020, il gruppo ha incassato un fatturato di $1,5 miliardi, a fronte di un ritorno sul capitale investito pari a +14%. Weber ha poi lanciato un’operazione di Ipo, approdando in borsa all’inizio di agosto di quest’anno: dopo un debutto fiammante, il titolo è sceso del 17%: fattore che, secondo l’articolo che raccoglie gli ultimi buy di Goldman Sachs, potrebbe rappresentare una opportunità per gli investitori contrarian.
Lo scorso 30 agosto, anche JP Morgan ha avviato la copertura sul titolo con un rating overweight e un target price a $19,50.
C’è da dire che l’Ipo di Weber non è certo partita con il piede giusto visto che la società è stata costretta a prezzare l’azione a un valore inferiore rispetto al range atteso: il debutto è avvenuto, infatti, attraverso il collocamento di titoli al prezzo di $14, in ribasso rispetto alla forchetta prevista, attesa tra i 15 e i 17 dollari.
Weber ha dovuto ridurre anche la dimensione dell’offerta dalle iniziali 47 milioni di azioni da collocare sul mercato a 17,9 milioni poi effettivamente collocate.
Goldman: il target price di Workday e Snowflake
La seconda scelta di Goldman Sachs si chiama Worday, società tecnologica attiva nel mercato del cloud computing: l’analista di Goldman Kash Rangan ha migliorato qualche giorno fa il target price sul titolo dai precedenti $300 a $330, intravedendo un margine di rialzo pari a +20% rispetto al valore a cui Workday è scambiato al momento.
Reiterato allo stesso tempo il giudizio “buy” sull’azione.
In una recente nota agli investitori, Rangan ha scritto che Worrkday è ben posizionata per guadagnare nuove quote di mercato nel lungo termine.
La scorsa settimana, nel pubblicare i risultati di bilancio del secondo trimestre, Workday ha annunciato di aver battuto le stime degli analisti con un tasso di creescita del fatturato pari a +19%.
Il gruppo ha riportato un utile per azione non-GAAP di $1,23, stracciando le stime del consensus, che aveva previsto un attivo di 78 centesimi per azione.
Il titolo Workday finora ha sottoperformato la borsa Usa, salendo del 2021 di appena il 13%, rispetto al +21% dell’indice S&P 500.
La terza scommessa di Goldman Sachs si chiama Snowflake: sempre l’analista Rangan della banca ha alzato il target price sul titolo da $300 a $340, puntando su un rialzo dell’azione del 14% rispetto ai livelli attuali.
Rangan ha motivato il suo upgrade con la fiducia che ripone nel business di Snowflake, in particolare nella sua piattaforma cloud che, a suo avviso, è idealmente posizionata per sostituire i servizi di stoccaggio dei dati nel lungo periodo, grazie alla sua elasticità e adattabilità.
L’analista di Goldman ha messo in evidenza anche il tasso di mantenimento (retention rate) del fatturato netto della società, pari al 169% nell’ultimo trimestre, “il migliore della classe”.
Di fatto, a fronte di una perdita di bilancio più ampia delle attese, nel secondo trimestre il giro d’affari di Snowflake è più che raddoppiato su base annua, a $272 milioni.
Il titolo quest’anno è salito di appena il 6%, a conferma del notevole potenziale margine di rialzo che potrebbe vantare.
Snowflake ha fatto parlare molto di ssé con la sua Ipo dello scorso anno, che è stata l’Ipo software più grande della storia. Nel giorno del debutto le quotazioni del gruppo – sostenuto da Berkshire Hathaway di Warren Buffett e anche da Salesforce- hanno incassato nei massimi intraday un rally di ben +150%.