Snam: flussi di gas provenienti dall’Algeria in calo di oltre il 17%
Pubblicato 17 Gennaio 2013 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:23
Le tensioni sul suolo algerino impattano negativamente sull'import di Snam. La società tricolore che gestisce gran parte dei gasdotti italiani ha infatti reso noto che oggi i flussi di gas provenienti dall'Algeria sono scesi a 62 milioni di metri cubi. Si tratta di un valore decisamente inferiore alle attese dell'operatore, fissate a 75,2 milioni di metri cubi.
Il calo è imputabile alla crisi nel Paese dopo il blitz delle forze armate algerine seguito al sequestro di ieri degli ostaggi che avrebbe causato circa 50 vittime.
Secondo alcuni operatori di mercato, il calo è legato in particolar modo alla chiusura del terzo più grande campo di gas dell'Algeria.
Complessivamente per la giornata odierna la previsione di gas immesso nei gasdotti italiani è pari a 212,1 milioni di metri cubi dai 233,7 programmati, con uno scostamento complessivo di 21,6 milioni di metri cubi. Il dato dunque indica un ammanco anche negli afflussi da altri Paesi, ossia Russia o Libia.
Per compensare questo calo Snam utilizzerà il gas proveniente dagli stoccaggi per una quantità intorno ai 35 milioni di metri cubi.
Il calo è imputabile alla crisi nel Paese dopo il blitz delle forze armate algerine seguito al sequestro di ieri degli ostaggi che avrebbe causato circa 50 vittime.
Secondo alcuni operatori di mercato, il calo è legato in particolar modo alla chiusura del terzo più grande campo di gas dell'Algeria.
Complessivamente per la giornata odierna la previsione di gas immesso nei gasdotti italiani è pari a 212,1 milioni di metri cubi dai 233,7 programmati, con uno scostamento complessivo di 21,6 milioni di metri cubi. Il dato dunque indica un ammanco anche negli afflussi da altri Paesi, ossia Russia o Libia.
Per compensare questo calo Snam utilizzerà il gas proveniente dagli stoccaggi per una quantità intorno ai 35 milioni di metri cubi.
