Notizie Notizie Mondo Siria: Damasco accetta proposta russa, scende il petrolio e salgono le Borse Ue. Debole Milano

Siria: Damasco accetta proposta russa, scende il petrolio e salgono le Borse Ue. Debole Milano

10 Settembre 2013 14:36

Le aperture di Damasco alla proposta russa di porre l’arsenale chimico siriano sotto il controllo internazionale sembrano per il momento allontanare lo spettro di un intervento militare statunitense. Nel pomeriggio, come riportato dai principali media americani, il ministro degli Esteri siriano, Walid al Muallim, e il premier Wael al-Halki hanno dichiarato di accettare la proposta di Mosca, arrivata ieri dopo le prime aperture di John Kerry alla soluzione diplomatica della crisi. Ora c’è grande attesa per il discorso alla nazione che Barack Obama terrà stasera alle 21 (ora di Washington), le 3 del mattino in Italia.

Il portavoce di Obama, Jay Carner, ha dichiarato alla Msnbc che il presidente chiederà comunque al Congresso di autorizzare l’uso della forza contro la Siria di Assad. Le aperture siriane sono però state giudicate come “uno sviluppo potenzialmente positivo” da Obama che ha assicurato di voler seguire ogni via diplomatica anche se sarà necessario verificare se Mosca e Damasco fanno sul serio.
 
La svolta diplomatica si fa sentire sulle quotazioni del petrolio, che a New York cede oltre 2 punti percentuali in area 107 dollari al barile. Nelle scorse settimane i venti di guerra avevano spinto il prezzo del Wti ai massimi degli ultimi due anni (sopra 112 dollari al barile) e gli analisti di Societe Generale avevano ipotizzato una salita in area 150 dollari in caso di conflitto in stile Iraq.
 
Oltre al petrolio, l’altro riflesso è visibile sulle Borse del Vecchio Continente che hanno aumentato i guadagni dopo l’avvio positivo di Wall Street: a Francoforte il Dax guadagna il 2% a 8.450 punti, a Parigi il Cac 40 avanza dell’1,70% a 4.110 punti, a Madrid l’Ibex 35 segna un rialzo dell’1,80% a 8.800 punti e a Londra il Ftse 100 avanza dell’1% a 6.590 punti.

L’incertezza politica si fa sentire invece su Piazza Affari dove l’indice Ftse Mib, dopo aver toccato un massimo intraday a 17.392 punti, ha azzerato i guadagni e ora viaggia sulla parità in area 17.250 punti.