Si riaccende la speculazione su Fiat: Daimler mette sul piatto 14,5 mld per Fiat Industrial
Fiat protagonista sul Ftse Mib. Il titolo della casa automobilistica di Torino guadagna oltre un punto percentuale in Borsa (+1,44%), scambiando a quota 14,79 euro. E’ la speculazione a far accendere la luce dei riflettori di Piazza Affari sul Lingotto questa mattina. Secondo quanto riportato da La Repubblica la Daimler non ha mai mollato la presa su Fiat Industrial, ma per mandare in porto l’affaire ci sarebbero ancora 3,5 miliardi di scarto tra la richiesta del Lingotto e l’offerta dei tedeschi.
Il quotidiano indica, infatti, che Daimler sarebbe disposta a mettere sul piatto 14,5 miliardi di euro per l’intera Fiat Industrial, mentre Fiat chiederebbe una valorizzazione intorno ai 18 miliardi. “La nostra somma delle parti stima in 11 miliardi il valore di Fiat Industrial, inferiore alle valutazioni da queste valutazioni da M&A”, commentano gli analisti di Intermonte nel report uscito oggi, in cui confermano la raccomandazione outperform su Fiat con target price a 16,50 euro.
“La cessione di Fiat Industrial in toto sembra difficile, ma rimane il fatto che le attese speculative proseguiranno post demerger”, segnala il broker. “Attribuiamo a Fiat Industrial un fair value di 10 euro per azione. La valorizzazione ipotizzata dalla stampa è realistica in uno scenario M&A” è l’idea degli analisti di Banca Akros nel report uscito questa mattina. “Siamo dell’idea che una volta che Fiat Industrial sarà quotata, Exor inizierà a venderla pesantemente. La cessione di Iveco o delle attività di Cnh a nostro avviso sono più realistiche”, aggiungono questi analisti che a Fiat attribuiscono rating buy con target a 16 euro.
Il motivo? “Riteniamo che una volta effettuata la separazione di Fiat Industrial, Fiat spa potrebbe muoversi in maniera più libera nella gestione dei suoi impianti in Italia”, risponde nel report. “Nelle precedenti indiscrezioni di settembre si parlava di offerta di Daimler di 9 miliardi di euro e di una richiesta da parte di Fiat di 10,5 miliardi, ma non era chiaro se si trattasse di equity o EV”, osservano gli esperti di Equita, che ribadiscono su Fiat il buy con target a 16,9 euro.
“Il valore della presunta offerta riteniamo sia ragionevole, tenendo conto del premio di maggioranza rispetto alla nostra valutazione di 10,5 miliardi con CNH a market price, ovvero 11,5 miliardi, valutando Cnh a EV/Ebitda del 2011 di circa 7 volte – concludono – . Noi riteniamo che Fiat Industrial sia considerata da Exor un core asset e quindi non ci sia l’intenzione di cedere il controllo della società”.
A questo punto occorrerà aspettare la quotazione della società per capire cosa accadrà. Se le trattative non riuscissero ad andare in porto, Marchionne potrebbe sempre giocarsi la cessione di Magneti Marelli o la quotazione in Borsa di un pezzo di Ferrari. O addirittura potrebbe vendere Alfa Romeo, per la quale è noto l’interesse di Volkswagen. “Cessioni e quotazioni sono funzionali a scelte che i sindacati temono possano portare a una Fiat che non è più quella di Pomigliano o di Mirafiori”, sostiene Repubblica, che aggiunge che negli ambienti finanziari si dà per scontata una virata dell’a.d. verso lidi americani. Una Fiat americana, però, presuppone mezzi finanziari che al momento il gruppo torinese non dispone. La cessione di Fiat Industrial “risolverebbe o quasi il problema”.