Notizie Notizie Italia Si avvicina l’assemblea di Alerion, azionisti a caccia di deleghe

Si avvicina l’assemblea di Alerion, azionisti a caccia di deleghe

27 Gennaio 2017 14:28

Sull’eolico quotato a Piazza Affari soffia ancora il vento della sfida. L’assemblea di Alerion, in calendario per fine gennaio (30 in prima convocazione e 31 in seconda convocazione) si avvicina e le due cordate, Eolo Energia (società di Edison e F2i) e l’altoatesina Fri-El, in lizza per il controllo della società fondata dall’ex numero uno di Montedison Giuseppe Garofano, scaldano i motori per conquistarne il controllo. In particolare, il 29 gennaio scade il termine per consegnare le deleghe da presentare all’assemblea dei soci di Alerion convocata per nominare il nuovo consiglio di amministrazione di Alerion.

Secondo Giovanni Brianza, direttore pianificazione strategica e m&a di Edison “in assemblea faremo valere il nostro piano industriale che riscriverà il futuro di Alerion e creerà valore per tutti gli azionisti. Edison e i suoi partner F2i e EDF Energies Nouvelles hanno lanciato un progetto industriale solido e chiaro per creare valore nel tempo: diventare i principali operatori del settore eolico in Italia. A oggi Edison e i suoi partner controllano 1.000 MW di potenza installata e in costruzione. Qualora acquisissimo il controllo di Alerion, saliremmo a 1.250 MW e diventeremmo i primi operatori in Italia. L’obiettivo è poi di arrivare a 1.500 MW nel breve termine. In questo progetto Alerion gioca un ruolo chiave e il suo sviluppo è fondamentale per arrivare all’obiettivo finale. Il piano industriale di Edison è comprovato dalla credibilità di Edison, che da 130 crea valore per i suoi azionisti. Crediamo sia necessario ripartire dallo sviluppo organico di nuove centrali eoliche nel portafoglio di Alerion. Edison e suoi partner metteranno a disposizione le proprie credenziali, che hanno permesso l’aggiudicazione di 153 MW degli 800 MW messi a disposizione dal GSE”.

Giovanni Brianza aggiunge: “Abbiamo lanciato un’Opa sul 100% del capitale di Alerion a un prezzo ritenuto congruo e siamo rimasti coerenti con la nostra decisione iniziale. Siamo diventati i primi azionisti di Alerion e all’Assemblea del 30 gennaio faremo valere il piano industriale, condiviso tra tutti i partner, che siamo sicuri creerà valore per tutti gli azionisti. Ricordo inoltre che Edison e Alerion sono società quotate con un sistema di governance che tutela tutti gli azionisti. Edison non può permettersi di andare contro gli interessi di Alerion, perché ci rimetterebbe la faccia e la reputazione”.

Infine, con Eolo, Alerion potrà beneficiare di migliori condizioni di accesso al mercato del credito, grazie al supporto di Edison e dei partner, in particolare F2i, controllato dalla CdP e dalle principali istituzioni finanziarie italiane.
Proprio alla vigilia della scadenza delle deleghe Glass Lewis, società che opera come proxy advisor nella gestione del voto nelle assemblee societarie, anche raccogliendo o sollecitano le deleghe di voto dagli azionisti, si è espressa a favore della cordata Eolo Energia perché ritiene il suo progetto più robusto.

Nel frattempo, la rivale Fri-El ha lanciato un’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria sul 70,64% di Alerion, al netto del 29,36% già detenuto. Per ogni azione che gli azionisti di Alerion conferiranno alla società guidata da Josef Gostner, quest’ultima concambierà un’obbligazione convertibile di nuova emissione del valore nominale di 3 euro, con scadenza a 7 anni. Il rimborso sarà pari al 100% del valore nominale alla data di scadenza, con la possibilità di richiedere un rimborso anticipato (con un premio rispetto al valore nominale) se effettuato prima del sesto anno dalla data di emissione. Il tasso fisso nominale annuo minimo è del 3%, con pagamento annuale posticipato degli interessi.
Si tratta di un’operazione decisamente complessa, vista la necessità per Fri-El di proporre all’assemblea dei soci del prossimo 8 febbraio l’emissione dei bond per importo massimo di 180 milioni, di cui 87,6 milioni da destinare all’Ops, nel contesto di una posizione finanziaria già condizionata da un rapporto tra il livello di indebitamento e il margine operativo lordo pari a 2,9 volte.

Con l’offerta di scambio Fri-El punta al controllo di Alerion per diventare il principale azionista. Non sembra comunque percorribile la possibilità che Eolo e F2i (legati da un patto di sindacato sulla governance di Alerion e che controllano insieme il 38,9% della società eolica) possano partecipare all’offerta dei rivali. Sul mercato c’è comunque ancora il 31,7% del capitale di Alerion su cui scommettere. Gli stessi analisti stanno ancora studiando le tecnicalità della proposta di Fri-El, che non è certo così semplice da decifrare.

I colpi di scena in questa vicenda non mancano. Basti pensare che proprio in queste ore il tribunale di Milano ha rigettato la richiesta di Fri-El che chiedeva di congelare i diritti di voto in assemblea per la quota di azioni raccolte nel corso dell’Opa promossa da Eolo Energia, facendo così scendere la sua quota dal 39,9% al 32 per cento. Il tribunale ha così riconosciuto che l’offerta di Fri-El non fosse prevalente.