Settore lusso in affanno, Hermes vede target vendite 2016 a rischio
Nuovo campanello d’allarme per il settore del lusso che quest’anno potrebbe pagare il rallentamento della domanda dall’Asia, in particolare dalla Cina. Oggi è stato il turno di Hermes che ha lanciato un warning sul target di vendite per il 2016 che potrebbe non essere raggiunto a causa di una serie di fattori tra cui proprio il difficile contesto economico. Il rallentamento della crescita in Cina, insieme al sell-off sui mercati azionari, stanno infatti pesando sulle prospettive della domanda di prodotti di fascia alta.
Il titolo Hermes questa mattina viaggia in calo del 2,4% alla Borsa di Parigi dopo essere arrivato a cedere oltre il 4%.
Hermes ha riportato nel 2015 una crescita delle vendite del 17,5% a 4,84 miliardi di euro grazie alla sponda del deprezzamento dell’euro che ha sospinto le vendite al di fuori dell’Eurozona (+8,1% le vendite a tassi di cambio costanti). In particolare in Giappone i ricavi hanno segnato un balzo del 18%, mentre nel resto dell’Asia la crescita è stata del 5% complice il difficile contesto a Hong Kong e macao.
Nel quarto trimestre crescita Hermes al ritmo più basso a 6 anni
Nel quarto trimestre dell’anno il colosso del lusso francese ha segnato un +7,2% dei ricavi a cambi costanti, pari al ritmo di crescita più basso degli ultimi 6 anni. Per il 2016 il gruppo transalpino ha annunciato che la crescita delle vendite potrebbe essere inferiore all’obiettivo di +8% a tassi costanti a causa delle incertezze economiche, geopolitiche e monetarie.
Nel quarto trimestre dell’anno il colosso del lusso francese ha segnato un +7,2% dei ricavi a cambi costanti, pari al ritmo di crescita più basso degli ultimi 6 anni. Per il 2016 il gruppo transalpino ha annunciato che la crescita delle vendite potrebbe essere inferiore all’obiettivo di +8% a tassi costanti a causa delle incertezze economiche, geopolitiche e monetarie.
Riscontri poco rassicuranti erano arrivati nelle scorse settimane da Richemont, con le vendite della stagione di Natale in calo per la prima volta in sette anni, mentre i profitti di Swatch Group non hanno impattato con le stime.