Sempre più risiko bancario, anche Deutsche Bank e Julius Baer nel turbine delle voci
Il risiko bancario non è solo cosa nostra, cosa italiana. Anche in Europa, dove resta sempre aperto il fronte Abn Amro, conteso da Barlcays da una parte e Rbs-Fortis-Santander dall’altro, qualcosa continua a muoversi, almeno a livello di voci. Sono di oggi le indiscrezioni circa una nuova ipotesi di aggregazione, quella tra Deutsche Bank, che agirebbe da parte acquirente, e il gruppo svizzero Julius Baer. Si tratta di due gruppi che, come tutto il loro settore di riferimento, vivono una stagione di irrequietezza, con voci che le vedono di volta in volta nel ruolo di preda e di cacciatore. Il mercato pare però dar credito al rumor più recente, almeno guardando alla reazione del titolo della società elvetica in Borsa. Le azioni di Julius Baer Holding SA quotate alla SWX Swiss Exchange hanno raggiunto in mattinata anche un progresso dell’8%.
Il gruppo Julius Baer è concentrato esclusivamente sulle attività di private banking e asset management per clienti privati e istituzionali. Vanta oltre 3600 collaboratori in tutto il mondo, e a fine dicembre 2006 gestiva patrimoni dei clienti per oltre 360 miliardi di franchi svizzeri. Il gruppo Julius Baer è presente a livello globale con oltre 30 sedi in Europa, Nord America, America Latina e Asia.
Proprio la concentrazione del gruppo elvetico nella pura gestione patrimoniale è l’elemento che consente un primo giudizio positivo sull’eventualità di un’operazione come quella ipotizzata. Un primo commento raccolto presso le sale operative giudica l’integrazione ragionevole. “Aiuterebbe Deutsche Bank a migliorare il proprio posizionamente nell’asset management, ci sarebbe una logica sottostante a un deal di questo tipo”. Secondo la stessa fonte l’operazione potrebbe chiudersi a un prezzo vicino ai 110 franchi svizzeri, ossia 20 volte gli utili previsti per il 2008.
Nel caso l’interessamento dovesse essere confermato ufficialmente, occorrerà monitorare anche il ruolo nella partita di Ubs, che vanta una partecipazione nel capitale di Julius Baer del 21,5%. La quota, che ha costituito parte del corrispettivo con il quale Julius Baer ha acquistato da Ubs tre banche private (Ehinger & Armand von Ernst, Ferrier Lullin & Cie SA e Banco di Lugano), nonché GAM Holding AG, sarà però smobilizzabile solo a partire dal prossimo giugno. L’accordo prevedeva infatti un accordo di lock up di 18 mesi (l’operazione è stata completata il 2 dicembre 2005) sul 19,9% del capitale.