Segno più sui listini europei in attesa dei risultati degli stress test
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Le borse europee terminano l'ottava sopra la parità in attesa dei risultati degli stress test sul comparto bancario di Eurolandia. Piatto a 6.724,43 punti il londinese Ftse100 (+0,05%), il Cac40 è salito dello 0,44% a 4.439,81 e il Dax grazie a un +0,61% si è spinto a 10.337,5. Fa meglio di tutti l'Ibex, in aumento dell'1,27% a 8.587,2.
Balzo sul listino londinese per Barclays (+5,49%) che ha registrato un calo dell'utile lordo da 1,15 miliardi a 677 milioni di sterline (-41%). La contrazione è riconducibile all'accelerazione impressa al processo di dismissione e chiusura di divisioni di business ritenuti non "core". L'utile operativo è sceso del 10% a 5,48 miliardi.
Sulla piazza finanziaria elvetica +0,45% di UBS che ha chiuso il secondo trimestre con un utile di 1,03 miliardi di franchi mentre a Madrid BBVA ha segnato un +3,71% dopo aver battuto le stime grazie a un incremento dell'utile del 58% t/t.
Migliore del previsto l'aggiornamento relativo i prezzi al consumo della Zona Euro, in aumento dello 0,2% annuo nel mese corrente, e in linea con le stime il tasso di disoccupazione, confermatosi al 10,1%. Dagli Stati Uniti, peggio del previsto il dato sulla crescita economica del secondo trimestre (+1,2%), sopra le stime il Pmi Chicago (55,8) e in linea con il consenso la fiducia dei consumatori (90).
Balzo sul listino londinese per Barclays (+5,49%) che ha registrato un calo dell'utile lordo da 1,15 miliardi a 677 milioni di sterline (-41%). La contrazione è riconducibile all'accelerazione impressa al processo di dismissione e chiusura di divisioni di business ritenuti non "core". L'utile operativo è sceso del 10% a 5,48 miliardi.
Sulla piazza finanziaria elvetica +0,45% di UBS che ha chiuso il secondo trimestre con un utile di 1,03 miliardi di franchi mentre a Madrid BBVA ha segnato un +3,71% dopo aver battuto le stime grazie a un incremento dell'utile del 58% t/t.
Migliore del previsto l'aggiornamento relativo i prezzi al consumo della Zona Euro, in aumento dello 0,2% annuo nel mese corrente, e in linea con le stime il tasso di disoccupazione, confermatosi al 10,1%. Dagli Stati Uniti, peggio del previsto il dato sulla crescita economica del secondo trimestre (+1,2%), sopra le stime il Pmi Chicago (55,8) e in linea con il consenso la fiducia dei consumatori (90).