Segnali incoraggianti dalle trimestrali di Lehman Brothers e Goldman Sachs

L’effetto della crisi sui conti c’è stato, ma poteva andar peggio. E’ questa la lettura data dal mercato ai dati sul primo trimestre dell’esercizio fiscale 2008 comunicati intorno alle 13.10 da due delle maggiori banche d’affari di Wall Street: Goldman Sachs e Lehman Brothers. Tutti i mercati europei hanno infatti raggiunto i massimi di giornata, con progressi superiori al 2%, in scia alle comunicazioni delle due investment bank.
Per entrambe si è assistito a una flessione degli utili, che hanno comunque superato le aspettative della comunità finanziaria, riuscendo a portare almeno un po’ di rassicurazione sul settore delle investment bank dopo il salvataggio di Bear Stearns da parte di Jp Morgan e Fed.
Lehman Brothers ha chiuso il primo trimestre dell’esercizio fiscale 2008 con utili per 489 milioni di dollari, contro gli 1,15 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. Si tratta dei risultati più contenuti dal 2003. L’utile per azione si è attestato a 81 centesimi di dollaro dagli 1,96 dollari di un anno fa, comunque nettamente al di sopra dei 66 centesimi previsti dal consensus. In maniera ancora più importante la banca ha reso noto di disporre di liquidità per 34 miliardi di dollari. Lehman è infatti tra le banche considerate più esposte ai prestiti a leva e ai titoli originati da prestiti immobiliari. E sempre ieri si erano diffuse voci, successivamente smentite, secondo cui la banca Dbs Holdings di Singapore avrebbe inviato una nota ai trader avvisandoli di non intraprendere nuove transazioni con Lehman.
Goldman Sachs ha invece registrato ricavi per 8,34 miliardi di dollari, in flessione del 34% rispetto all’analogo periodo del precedente esercizio e un risultato netto di 1,511 miliardi di dollari in calo del 52% rispetto al primo trimestre del primo esercizio 2007. L’utile per azione si è attestato a 3,23 dollari per azione, anche in questo caso ben al di sopra dei 2,57 attesi dal mercato.
Le Borse restano adesso in attesa delle mosse sul fronte dei tassi, che la Federal Reserve comunicherà questa sera alle 19.15. Dopo la riduzione inaspettata del tasso di sconto di 25 punti base nella notte di domenica, aver garantito l’acquisizione di Bear Stearns da parte di Jp Morgan e aver concesso anche alle società di intermediazione le stesse condizioni creditizie concesse alle banche commerciali (decisione che veniva presa dagli anni ’60), la Fed è vista pronta a varare una manovra monstre anche sui tassi d’interesse, con il consensus che è passato in un solo giorno da una riduzione di 75 punti base fino all’1%. La decisione è attesa per le 19.15 ora italiana