Segmento Star: prevale ancora il controllo familiare, tra gli istituzionali aumenta quota degli italiani
Ha preso il via oggi a palazzo Mezzanotte l’11° edizione della STAR Conference organizzata da Borsa Italiana. L’evento si concluderà domani e ogni ano permette di fare il punto sullo stato di salute e l’interesse che riscuotono tra gli investitori le 71 società quotate sul segmento Star.
La V Edizione dello studio “Gli Investitori Istituzionali nel Segmento STAR di Borsa Italiana”, pubblicato proprio in occasione della STAR Conference evidenzia come il numero complessivo degli investitori istituzionali, sulla base dei dati Consob al 5 marzo 2012, risulta pari a 67 (di cui 48 stranieri e 19 italiani), per un valore complessivo dell’investimento pari a 1,2 miliardi di euro, ossia l’8% della capitalizzazione complessiva del Segmento Star. Gli investitori esteri sono il 72% del totale e detengono un investimento complessivo pari a circa 900 milioni di euro, in calo di circa 100 mln rispetto a 12 mesi prima. Il confronto fra i dati Consob al 5 marzo 2012 e al 2 marzo 2011 evidenzia che il numero complessivo degli investitori attivi sul Segmento STAR si è ridotto di 6 investitori.
Il numero delle partecipazioni rilevanti complessivamente detenute dai 67 investitori istituzionali è pari a 92, rispetto alle 97 del marzo 2011. In particolare si è verificato un flusso in entrata che ha riguardato il settore Tecnologia e un flusso in uscita dal settore Beni e Servizi Industriali.
“Nonostante un anno difficile per la Borsa, spiega Anna Lambiase, amministratore delegato di IR Top – gli investitori istituzionali italiani hanno aumentato la propria presenza all’interno del Segmento STAR, a dimostrazione di una fiducia che sta tornando tangibile sulle Small & Mid Cap italiane quotate. Non è accaduto lo stesso per gli investitori stranieri che hanno in parte ridotto la loro presenza sulla scia di una congiuntura economica internazionale ancora caratterizzata da incertezza e instabilità”.
La V Edizione dello studio “Gli Investitori Istituzionali nel Segmento STAR di Borsa Italiana”, pubblicato proprio in occasione della STAR Conference evidenzia come il numero complessivo degli investitori istituzionali, sulla base dei dati Consob al 5 marzo 2012, risulta pari a 67 (di cui 48 stranieri e 19 italiani), per un valore complessivo dell’investimento pari a 1,2 miliardi di euro, ossia l’8% della capitalizzazione complessiva del Segmento Star. Gli investitori esteri sono il 72% del totale e detengono un investimento complessivo pari a circa 900 milioni di euro, in calo di circa 100 mln rispetto a 12 mesi prima. Il confronto fra i dati Consob al 5 marzo 2012 e al 2 marzo 2011 evidenzia che il numero complessivo degli investitori attivi sul Segmento STAR si è ridotto di 6 investitori.
Il numero delle partecipazioni rilevanti complessivamente detenute dai 67 investitori istituzionali è pari a 92, rispetto alle 97 del marzo 2011. In particolare si è verificato un flusso in entrata che ha riguardato il settore Tecnologia e un flusso in uscita dal settore Beni e Servizi Industriali.
“Nonostante un anno difficile per la Borsa, spiega Anna Lambiase, amministratore delegato di IR Top – gli investitori istituzionali italiani hanno aumentato la propria presenza all’interno del Segmento STAR, a dimostrazione di una fiducia che sta tornando tangibile sulle Small & Mid Cap italiane quotate. Non è accaduto lo stesso per gli investitori stranieri che hanno in parte ridotto la loro presenza sulla scia di una congiuntura economica internazionale ancora caratterizzata da incertezza e instabilità”.
Il 64% della società a controllo familiare
La metà delle società del Segmento STAR presenta oggi una capitalizzazione complessiva inferiore ai 100 milioni di euro e il 64% delle società è riconducibile ad una famiglia di riferimento che detiene una partecipazione significativa e stabile nel capitale. Sulla base dell’analisi dell’azionariato le 71 società del Segmento STAR sono state classificate in 3 categorie. La maggior parte delle società (45, pari al 64%) è riconducibile ad una famiglia di riferimento che detiene una partecipazione significativa nel capitale (in media pari al 59%). Seguono le società pubbliche (20, pari al 28%), il cui azionariato si caratterizza per la presenza di un elevato numero di investitori istituzionali o di soggetti non direttamente riconducibili ad una famiglia di riferimento, e le società il cui azionariato si caratterizza per la presenza di più soci fondatori che detengono una partecipazione significativa nel capitale (6, pari all’8%).
“Lontane dai modelli delle Public Company anglosassoni – rimarca Anna Lambiase – le PMI italiane quotate mantengono un azionariato a forte presenza familiare per le quali le migliori strategie di Investor Relations andrebbero orientate alla ricerca di investitori simili per approccio e visione strategica con una filosofia di investimento di medio-lungo termine”.
La metà delle società del Segmento STAR presenta oggi una capitalizzazione complessiva inferiore ai 100 milioni di euro e il 64% delle società è riconducibile ad una famiglia di riferimento che detiene una partecipazione significativa e stabile nel capitale. Sulla base dell’analisi dell’azionariato le 71 società del Segmento STAR sono state classificate in 3 categorie. La maggior parte delle società (45, pari al 64%) è riconducibile ad una famiglia di riferimento che detiene una partecipazione significativa nel capitale (in media pari al 59%). Seguono le società pubbliche (20, pari al 28%), il cui azionariato si caratterizza per la presenza di un elevato numero di investitori istituzionali o di soggetti non direttamente riconducibili ad una famiglia di riferimento, e le società il cui azionariato si caratterizza per la presenza di più soci fondatori che detengono una partecipazione significativa nel capitale (6, pari all’8%).
“Lontane dai modelli delle Public Company anglosassoni – rimarca Anna Lambiase – le PMI italiane quotate mantengono un azionariato a forte presenza familiare per le quali le migliori strategie di Investor Relations andrebbero orientate alla ricerca di investitori simili per approccio e visione strategica con una filosofia di investimento di medio-lungo termine”.