Notizie Certificates Seduta euforica per Amplifon e Campari, tensioni sui Btp azzoppano le banche

Seduta euforica per Amplifon e Campari, tensioni sui Btp azzoppano le banche

7 Maggio 2019 17:51

La scure dell’Ue sull’Italia si fa sentire anche a Piazza Affari con l’allargamento dello spread che condiziona l’umore delle banche. Il Ftse Mib è così andato a chiudere a 21.219 punti (-0,89%), bissando i cali della vigilia.  Lo spread Btp-Bund si è spinto nel pomeriggio fino a 264 pb con rendimento del Btp decennale salito in area 2,6%. La Commissione Ue, nelle stime di primavera diffuse oggi, ha limato la view sull’economia italiana (PIL 2019 visto a +0,1% rispetto al +0,2% precedente), ponendo l’accento sui conti pubblici poiché il deficit adesso è visto salire al 2,5% quest’anno per poi volare al 3,5% nel 2020 se non scatta l’aumento dell’IVA. Il rapporto debito-Pil è stimato al 133,7 per cento nel 2019 e al 135,2 per cento nel 2020.

Banche sotto pressione, boom utili non basta a Intesa

Indicazioni che hanno contribuito a scatenare le vendite sulle banche: oltre -4% in chiusura per Banco BPM, -3,2% Unicredit e -2,07% per Intesa Sanpaolo nonostante la solida trimestrale. Intesa Sanpaolo ha inaugurato la tornata di trimestrali bancarie riportando un utile netto di 1,05 miliardi di euro nel 1° trimestre 2019, in calo del 16% rispetto ai 1,252 miliardi dello stesso periodo del 2018 quando beneficiò della plusvalenza di 260 milioni per l’operazione Ntv. I profitti risultano invece in lieve rialzo rispetto agli 1,038 mld del quarto trimestre 2018. Battute le attese di consensus che erano ferme a 898 mln. Il ceo Carlo Messina ha detto di attendersi un utile 2019 in deciso miglioramento rispetto ai 4,05 mld del 2018. Confermata la politica di dividendi per i prossimi anni.

Seduta da dimenticare per Fineco Bank (-7,45%). Unicredit questa mattina ha annunciato che si prepara a uscire da FinecoBank; le due entità hanno approvato una serie di azioni e procedure per assicurare a Fineco di poter operare come società pienamente indipendente dal punto di vista regolamentare, di liquidità ed operativo, anche nel caso di potenziale futura uscita di Unicredit.

Amplifon, Campari e Ferrari regine di giornata 

Tra le note positive di giornata spicca Ferrari (+3,88%) che ha diffuso conti trimestrali oltre le attese. Il gruppo del Cavallino Rampante ha riportato oggi i risultati preliminari consolidati relativi al primo trimestre. I ricavi netti ammontano a 940 milioni, in crescita del 13,1%, o dell’11,1% a tassi di cambio costanti. L’ebitda adjusted è pari a 311 milioni, in crescita del 14,1% e con un margine EBITDA che raggiunge il 33,1%. L’utile diluito adjusted per azione è pari a 0,95 euro (+21,8%). Battute le attese di consensus che erano ferme a 865,9 milioni di euro per i ricavi, 0,83 euro per l’Eps adjusted e 279,2 mln per l’ebitda adjusted.

I conti trimestrali oltre le attese hanno spinto anche Amplifon che ha chiuso in vetta al Ftse Mib con un balzo di quasi il 10%. Infine molto bene Campari (+2,2%) che si è portata sui nuovi massimi storici sopra quota 9 euro, anche in questo caso sotto la spinta di conti trimestrali oltre le attese.