Sec boccia l’Etf sul Bitcoin. Movimenti violenti della moneta, mentre le altre criptovalute festeggiano

Movimenti violenti sul Bitcoin, dopo la decisione della Sec di rigettare l’istanza presentata dai gemelli Cameron e Tyler Winklevoss, già conosciuti per aver rivendicato la paternità di Facebook con una causa legale, poi persa. I Winklevoss avevano chiesto alla Sec di approvare l’iniziativa di un ETF (exchanged-trade fund) per il Bitcoin. Così la Commissione di Borsa Usa ha motivato il suo no:
“La Commissione ritiene che i mercati significativi del Bitcoin non siano regolamentati. Di conseguenza, la Sec non sarebbe al momento capace di far parte di alcun accordo di condivisione dei poteri di supervisione (sull’asset) rispetto a tutti gli ETP che sono stati approvati in precedenza, aventi per oggetto le materie prime; accordi che aiutano ad affrontare i timori su potenziali pratiche manipolative o fraudolenti“. (il Winklevoss Bitcoin è stato classificato come ETP sulle commodity)
La Sec ha fatto notare che tutti gli ETP sulle commodity approvati in precedenza erano “piattaforme ben strutturate e disciplinate per il trading dei futures sulla commodity sottostante, come l’oro, l’argento, il platino, il palladio e il rame”. A tal proposito BlackRocdk, società di gestione degli asset numero uno al mondo, ha calcolato che il valore del mercato globale degli ETP è di $3,5 trilioni.
Immediata la reazione della moneta virtuale che, dopo aver segnato un record fino a $1.325 superando nelle sessioni precedenti anche la parità con l’oro, è stata affossata dalle vendite bucando anche quota $1.000 e scendendo fino a $978,76, con una perdita pari a -18%.
L’effetto è durato tuttavia poco, con il Bitcoin che ha ridotto prima le perdite a -8% per poi tornare a guadagnare nelle contrattazioni delle ultime ore, riconquistando anche la soglia di $1.200.
Diverse le opinioni degli esperti sulla decisione della Sec. Vinny Lingham, fondatore di Gyft –società di buoni regalo che accetta pagamenti in Bitcoin- e ammistratore delegato di CivicKey (gruppo nato per prevenire i furti di identità), ha scritto su Twitter che “l’approvazione di un ETF sul Bitcoin, nel 2017, sarebbe prematura e aprirebbe la porta agli investitori istituzionali manipolatori, mettendo a rischio gli investitori retail”.
Intanto i gemelli Winklevoss hanno diramato un comunicato in cui confermano di “rimanere ottimisti e impegnati” a inaugurare sui mercati un ETF sulla moneta.
E’ indubbio tuttavia che la bocciatura del Bitcoin da parte della Sec abbia portato sotto i riflettori diverse criptomonete alternative. Tra queste, la moneta Dash, che ha già assistito a un forte incremento del proprio valore nelle ultime settimane e che, contestualmente all’annuncio della decisione della Sec, ha assistito a un nuovo rialzo di volumi di trading, a conferma di come i detentori di bitcoin stiano cercando di diversificare il proprio portafoglio di criptomonete. Il valore è balzato del 26,5% nelle 24 ore successive al no della Sec.
Atre criptovalute stanno guadagnando terreno, come Monero e Ethereum. Tuttavia, così come nel caso di Dash, è impossibile comprendere quale sia il fattore che sta scatenando gli acquisti, a parte quello che riguarda direttamente il Bitcoin. E se c’è qualcosa che caratterizza il mercato delle criptomonete, è sicuramente la volatilità.