La scure di S&P adesso cala su banche, Poste ed enti locali
Continua lo sciame sismico dopo il terremoto provocato sabato dal taglio dell’outlook sul rating italiano da parte dell’agenzia Standard & Poor’s. Ad essere interessati dalle scosse di assestamento sono oggi le banche e gli enti locali, su cui S&P ha rivisto l’outlook proprio come conseguenza del provvedimento deciso a livello nazionale.
S&P ha annunciato oggi la revisione a negativo dell’outlook sul rating di Mediobanca, Intesa Sanpaolo, Banca Nazionale del Lavoro (gruppo BNP Paribas) e Findomestic (gruppo BNP) e su quello di una lunga serie di enti locali: le province di Roma, Ancona e Mantova, le città di Bologna, Genova e Lucca e le regioni di Liguria, Umbria, Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Sicilia e Marche.
Ieri S&P aveva dichiarato che la decisione di ridurre l’outlook dell’Italia potrebbe inoltre avere effetti negativi anche sui gruppi controllati dal Tesoro come Enel e Terna.