Scure di Fitch su Goldman Sachs, cambio al vertice in vista?
Goldman Sachs sotto il fuoco incrociato di accuse e critiche. Prima le accuse della Sec, poi l’apertura di un’inchiesta della procura di New York, adesso la scure di Fitch. L’agenzia di rating ha infatti rivisto al ribasso le prospettive della banca d’affari da stabili a negative. Una scelta legati “ai recenti sviluppi legali e alle sfide poste dalle nuove regole in arrivo a Wall Street”. Due fattori che potrebbero far traballare la reputazione della banca e la sua capacità di generare profitti. “Per le società di servizi finanziari, la reputazione è estremamente importante”, fa notare l’agenzia.
Come se non bastasse, l’amministrazione Obama sta stringendo i tempi per introdurre regole più severe a Wall Street. Secondo Fitch, la riforma finanziaria “potrebbe limitare alcune delle attività di core business di Goldman. Maggiori requisiti di capitale, limiti al proprietary trading, clearing house centralizzate per i derivati, sono alcuni degli elementi chiave della riforma allo studio”, e una loro introduzione potrebbe porre delle sfide “all’attuale modello di business della banca”. Dopo la revisione dell’outlook, il titolo Goldman Sachs ha chiuso ieri con una flessione dello 0,84% a 151,22 dollari.
Inoltre, secondo indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal, all’interno della banca si starebbe già discutendo dei possibili scenari del dopo Blankfein, il Ceo di Goldman Sachs. L’ipotesi più accreditata vede il ritorno dell’ex segretario al Tesoro, Henry Paulson, alla presidenza del board della banca nel caso in cui venissero separati i ruoli di amministratore delegato e presidente.
Ma Lloyd Blankfein non sta certo a guardare e cerca di rassicurare l’ambiente: “saremo tra i maggiori beneficiari della riforma e i clienti sono la nostra priorità. Non vogliamo solo che siano contenti di stare con noi. Vogliamo che se ne vantino”. Il Ceo respinge poi seccamente le accuse di aver creato prodotti destinati a fallire e ribadisce di essere favorevole all’introduzione di nuove regole per la finanza, “regole di cui Goldman beneficerà”.