Scalata Bnl, anche il contropatto finisce nel mirino della procura di Roma

L’inchiesta romana sulla mancata scalata a Bnl sembra essere arrivata a un punto di svolta. Nel registro degli indagati della procura capitolina figurano, ora, anche i nomi dell’imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone e dell’ex governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio. Ma non solo. Spiccano anche i nomi noti degli immobiliaristi Danilo Coppola (tuttora in carcere a Regina Coeli per bancarotta), Stefano Ricucci e Giuseppe Statuto, insieme ad un’altra ventina di persona. Tutti chiamati a rispondere alle accuse di aggiotaggio, insider trading, e ostacolo all’attività di vigilanza.
Nel mirino dei pm Giuseppe Cascini e Rodolfo Sabelli, a capo delle indagini, sono finite le attività del cosiddetto “contropatto”, che grazie alle dichiarazioni raccolte dai pm, in mesi e mesi di indagini, ma anche grazie al lavoro della Guardia di finanza, contenuto in un rapporto certosino (un’informativa di oltre 90 pagine) che ricostruisce gran parte dei movimenti del capitale di Bnl, tra la fine del 2003 e il 31 maggio 2005, si potrebbe essere giunti a una svolta nella vicenda.