Santander si rafforzerà in Uk, offerti 1,8 mld di sterline per 318 filiali Rbs
Il Banco di Santander ha rotto gli indugi e ha presentato un’offerta per rilevare le 318 filiali britanniche di Royal Bank of Scotland. La prima banca spagnola ha messo sul tavolo 1,8 miliardi di sterline che la porterebbero ad incassare il 14% della rete retail di Rbs nel Regno Unito. Una mossa, decisa a una settimana dalla deadline, che pone il Santander in pole position rispetto alla rivale Bbva.
Rbs, ormai controllata all’84% dal governo di Londra, aveva dichiarato apertamente di voler vendere queste filiali sotto la spinta delle forte pressioni esercitate dall’Antitrust europeo. La gara ha visto emergere il Santander nei confronti di altri quattro player: Bbva, National Australian Bank, la neonata Virgin Money e il fondo di private equity J.C Flowers.
L’istituto iberico può già contare su un network di circa 1.300 filiali radicate nel Regno Unito. La scorsa settimana, il presidente del Santander, Emilio Botin, ha dichiarato di aspettarsi che quest’anno il 17% dei profitti operativi arrivi proprio dal Regno Unito, il 16% in più rispetto alla performance dello scorso anno. La banca è entrata sul mercato Uk nel 2004 con l’acquisizione di Abbey National.
Esce quindi di scena Bbva. Una decisione annunciata indirettamente la scorsa settimana dal presidente dell’istituto di Bilbao, Francisco Gonzalez. Il top manager aveva ribadito che la strategia del gruppo prevede un’espansione negli Stati Uniti e in Asia. La banca è inoltre un player importante in America Latina, ma nel Regno Unito può contare solamente sulla presenza di tre filiali. La differenza di radicamento territoriale nel mercato Uk, ha sempre spinto gli analisti a considerare il Santander come il principale pretendente per le filiali di Rbs.
Rbs è alle prese con un piano strategico di dismissioni. Lo scorso novembre il Governo inglese ha iniettato 25,5 miliardi di sterline in Rbs, incrementando la partecipazione statale dal 70% all’84,4%. Oltre alla vendita del 14% della rete retail britannica, il gruppo scorporerà il suo ramo di assicurazioni. Tra gli altri asset in dismissione ci sono la Nat West in Scozia, la Global Merchant Services e la quota in Sempra Commodities.