Salvataggio First Republic, deposito di $30 miliardi. Mercati in ripresa

Un gruppo di 11 istituti finanziari USA ha depositato $30 miliardi nella banca regionale, First Republic in un tentativo di rafforzare la fiducia nel sistema bancario americano dopo il collasso di SVB e Signature Bank.
I colossi di Wall Street Bank of America, Wells Fargo, Citigroup e JPMorgan contribuiranno con circa $5 miliardi ciascuno, mentre Goldman Sachs e Morgan Stanley depositeranno circa $2,5 miliardi, hanno annunciato le banche in un comunicato stampa. Truist PNC, U.S. Bancorp, State Street e Bank of New York Mellon depositeranno circa $1 miliardo ciascuna.
“L’azione delle maggiori banche americane riflette la loro fiducia nella First Republic e nelle banche di tutte le dimensioni, e dimostra il loro impegno generale nell’aiutare le banche a servire i propri clienti e le comunità”, ha affermato il gruppo in una nota.
Il mercato festeggia il salvataggio di First Republic
La notizia arriva in seguito a giorni di sell-off per la banca, il titolo è stato preso a pugni nei giorni scorsi, innescato dal crollo della Silicon Valley Bank venerdì scorso e Signature Bank durante il fine settimana. Entrambe le banche avevano un numero elevato di depositi non assicurati, così come First Republic, il che faceva temere che i clienti avrebbero ritirato i loro soldi.
Secondo quanto annuncia First Republic, i depositi devono rimanere in banca per almeno 120 giorni. In seguito alla notizia il titolo First Republic ha chiuso la seduta di giovedì in rialzo del 10% a 34 dollari per azione. Anche i tre indici di riferimento USA hanno chiuso in rialzo dopo giorni di vendite pesanti, lo S&P 500 ha guadagnato l’1,75% a 3970 punti, il Dow ha segnato un +1,17% a 32.246 punti mentre l’indice tecnologico il Nasdaq Composite ha raggiunto la soglia degli 11.717 punti con rally del 2,5%.
Il presidente di First Republic, Jim Herbert e il CEO Mike Roffler hanno dichiarato in un comunicato stampa “vogliamo condividere il nostro profondo apprezzamento” per il contributo delle 11 banche.
“La dimostrazione di sostegno da parte di un gruppo di grandi banche è molto gradita e dimostra la resilienza del sistema bancario”, hanno affermato in una dichiarazione congiunta la Federal Reserve, il Dipartimento del Tesoro, la Federal Deposit Insurance Corporation e l’Ufficio di controllo delle Valute.
Domenica scorsa First Republic ha dichiarato di avere più di 70 miliardi di dollari di liquidità disponibile, senza contare i fondi aggiuntivi che avrebbe potuto eventualmente raccogliere dal programma di finanziamento a termine della banca della FED. Ma ciò non era abbastanza per conservare la fiducia degli investitori, infatti il titolo ha il 70% in solo una settimana.
Mentre, ieri, la banca ha dichiarato di avere 34 miliardi di dollari in contanti al 15 marzo, senza contare i 30 miliardi di dollari depositati dalle 11 banche USA. Inoltre, nell’ultima settimana First Republic ha preso in prestito decine di miliardi di dollari dalla Federal Reserve e dalla Federal Home Loan Bank ma i deflussi giornalieri di depositi sono ora “rallentati considerevolmente”, secondo quanto afferma la banca regionale. Attualmente, First Republic ha sospeso il dividendo in azioni ordinarie.
Yellen: Svb e Signature eccezioni, in caso di nuove crisi non tutti i depositi saranno garantiti
Il Segretario del Tesoro USA, Janet Yellen mette in guardia le banche americane e i depositanti, avendo cura di precisare, dopo i crac di Silicon Valley Bank e di Signature Bank, che non tutti i depositanti saranno salvati nelle eventuali crisi future di banche.
“Il nostro sistema bancario rimane solido e gli americani possono continuare ad aver fiducia sul fatto che i loro depositi sarnno disponibili in caso di bisogno”, ha detto il segretario al Tesoro Usa, ex presidente della Federal Reserve, nella sua audizione al Senato degli Stati Uniti.
Yellen ha tuttavia ammesso che non tutti i depositanti saranno protetti al di là della somma di 250.000 dollari garantita dall’Autorità federale di garanzia sui depositi FDIC, Federal Deposit Insurance Corporation.