Notizie Notizie Italia Saipem vola a Piazza Affari su calo inatteso del debito, 2014 in rosso

Saipem vola a Piazza Affari su calo inatteso del debito, 2014 in rosso

17 Febbraio 2015 08:57
Ottime performance per Saipem oggi a Piazza Affari all’indomani dei conti preliminari 2014, che hanno visto il ritorno alla redditività della controllata di Eni e una riduzione a sorpresa dell’indebitamento. L’esercizio si è chiuso con una perdita netta di 230 milioni di euro, su cui però ha pesato svalutazioni per 410 milioni di euro nel quarto trimestre a seguito di un impairment test sugli asset. Non considerando queste poste straordinarie, il risultato netto adjusted è stato positivo per 180 milioni di euro. In crescita dell’8,7% rispetto all’anno precedente i ricavi, che sono ammontati a 12,873 miliardi di euro, grazie a un importante contributo dell’E&C Offshore, mentre l’Ebitda è salito del 39,8% a 1,212 miliardi. Il risultato operativo (Ebit) si è attestato a 55 milioni di euro, su cui però hanno pesato le già citate svalutazioni. Sorprese positive sono giunte dal fronte debito. A fine dicembre infatti l’indebitamento finanziario netto è risultato pari a 4,424 miliardi di euro, con una riduzione di 336 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2013. Questa è la prima riduzione dell’indebitamento finanziario netto registrata negli ultimi tre anni. 
Gli investimenti tecnici effettuati nel corso del 2014 sono ammontati a 694 milioni di euro (902 milioni nel 2013). Nel corso del quarto trimestre del 2014 Saipem ha acquisito nuovi ordini per un totale di 2.983 milioni di euro (1.998 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2013). Il portafoglio ordini al 31 dicembre 2014 è stato pari a 22.147 milioni di euro (11.161 milioni di euro nell’Engineering & Construction Offshore, 6.703 milioni di euro nell’Engineering & Construction Onshore, 4.283 milioni di euro nel Drilling), di cui 9.035 milioni di euro da realizzarsi nel 2015.
“Considerate le incertezze derivanti da uno scenario di prezzi del petrolio sfavorevole per il 2015, il Cda ha deliberato di proporre all’assemblea che sarà convocata per il 30 aprile di mantenere la policy di pay-out finora adottata non prevedendo pertanto alcun dividendo sulle azioni ordinarie per l’esercizio 2014”, si legge nella nota di presentazione dei conti.
Per quanto riguarda l’esercizio 2015, Saipem fa sapere di voler continuare il suo percorso di ripresa, “pur con le incertezze derivanti da uno scenario del prezzo del petrolio sfavorevole per il 2015 che potrebbero impattarne i tempi”. E’ chiaro poi, spiega il gruppo, che una parte significativa dei ricavi e dei margini di Saipem nel 2015 dipenderà dall’evoluzione del progetto South Stream, attualmente in fase di sospensione. “Tuttavia, il portafoglio ordini solido e diversificato acquisito nel corso del 2014, ulteriormente rafforzato dalla recente acquisizione del contratto di Kashagan, rende Saipem più resistente al contesto attuale. In questo contesto, Saipem prevede ricavi tra 12 e 13 miliardi di euro. L’Ebit è previsto in una forchetta tra 500 e 700 milioni di euro mentre l’utile netto è atteso tra 200 e 300 milioni di euro. Gli investimenti tecnici saranno pari a 650 milioni di euro, leggermente al di sotto delle precedenti indicazioni di lungo termine. Infine, l’obiettivo relativo al debito netto prevede una riduzione al di sotto dei 4 miliardi di euro.
Gli analisti di Equita sottolineano come i numeri del 2014 evidenziano un business sotto pressione ma al tempo stesso hanno regalato una sorpresa inattesa sul debito, calato per la prima volta dal 2011 a 4,24 miliardi di euro. Inoltre la società ha smentito ieri in conference call qualsiasi piano di aumento di capitale. Certo, resta l’incognita South Stream, la cui cancellazione priverebbe l’azienda per quest’anno di circa 1 miliardo di ricavi.
Svetta Saipem a Piazza Affari. Il titolo del gruppo guidato da Umberto Vergine, al momento sul Ftse Mib segna un progresso del 4,11% a 9,11 euro, ai massimi da inizio dicembre.