Saipem sotto pressione in attesa dei conti trimestrali. Ecco la preview e i livelli da monitorare

A Piazza Affari continua la fase di volatilità di Saipem che, dopo il crollo messo a segno nella seduta di ieri (-12,7%), oggi sta tentando il rimbalzo mostrando al momento un flebile progresso di circa un punto percentuale a quota 1,35 euro ad azione.
Saipem si trova sotto pressione per due ragioni distinte, ma gli investitori guardano avanti e sono già in attesa del 28 febbraio, giorno in cui il gruppo presenterà al mercato i suoi conti del quarto trimestre e dell’intero 2023.
In attesa dei conti vediamo cosa si aspettano gli analisti sul titolo e quali sono i livelli di prezzo da monitorare su Saipem.
Saipem accusa un doppio colpo
Nelle scorse sedute, il titolo è stato penalizzato dalla notizia di un’incidente che si è verificato in Australia (al largo della costa di Pilbara), dove una nave posacavi di Saipem avrebbe perso il controllo provocando un buco in un gasdotto offshore.
Tuttavia, questa mattina il gruppo italiano ha rilasciato un aggiornamento proprio sull’incidente che si è verificato lunedì in Australia, con Saipem che ha si confermato l’incidente in Australia, ma al tempo stesso ha dichiarato che “la nave posatubi Castorone non ha subito alcun danno”.
Ma non solo, Saipem e tutto il comparto petrolifero, nella giornata di ieri hanno subito anche l’annuncio di Saudi Aramco, la maggiore compagnia petrolifera al mondo, la quale ha annullato l’atteso incremento da 12 a 13 milioni di barili al giorno senza fornire una precisa spiegazione.
Saipem, la preview del 4Q
Per quanto riguarda il quarto trimestre del 2023, il consensus medio degli analisti raccolto da Bloomberg stima che Saipem riesca a chiudere il periodo con ricavi superiori a 3 miliardi di euro, un dato che sarebbe in aumento rispetto i 2,93 miliardi di euro realizzati nel medesimo periodo del 2022.
Sul fronte dell’utile, l’Eps di Saipem è stimato tornare in positivo a 0,016 euro, dopo aver chiuso il quarto trimestre del 2022 con un Eps di -0,019 euro. Allo stesso tempo, gli analisti per il quarto trimestre si aspettano un margine operativo lordo (Ebitda) di 236 milioni di euro (vs 150 mln di euro del 4Q22) e un risultato ante oneri finanziari (Ebit) pari a 111 milioni di euro (vs 36 mln di euro del 4Q22).
Sempre prendendo in considerazione il solo quarto trimestre dello scorso anno, gli analisti di Equita stimano che il Gruppo riesca ad archiviare il periodo con ricavi pari a €3,027 mln (+3% su base annua), un Ebitda poco sotto alle stime riportate da Bloomberg di €235 mln (+57% su base annua) e un margine pari al 7.8%.
Gli analisti di Equita, che mantengono sul titolo un rating “hold” con target price a quota 1,75 euro, si aspettano che Saipem nel 4° trimestre “continui a mostrare un recupero della redditività grazie al business offshore”, anche se “nel periodo incidono ancora i progetti a bassa marginalità della backlog review”.
In tal senso, secondo Equita, il fatturato di Saipem è atteso crescere del 3% su base annua, con una marginalità al 7.8% (+2,70% su base annua).
Per l’intero 2023, le stime riportate da Bloomberg vedono ricavi per 11,29 miliardi di euro, in deciso aumento rispetto i 9,98 mld di euro realizzati nell’intero 2022.
Per quanto riguarda infine il 2024, Equita alza le stime sull’Ebitda del 3% “in funzione della maggior visibilità derivante dal forte order intake nella parte offshore in 4Q23”.
Analisi tecnica di Saipem
Come vediamo dal grafico su time frame giornaliero raffigurato qui sotto, con le vendite di ieri è peggiorato sensibilmente il quadro grafico di Saipem.
In particolare, il titolo ha rotto al ribasso l’area di supporto (ora principale resistenza) a quota 1,359 euro ad azione, un’area di prezzo che durante la seconda metà dello scorso anno ha sorretto efficacemente i prezzi una volta raggiunto.
Ora il titolo sta cercando con la seduta di oggi di riportarsi al di sopra di tale livello (1,35 euro), e se così non fosse potremmo assistere ad un’ulteriore flessione dei prezzi con target ribassista posto a quota 1,28 euro.
Al contrario, un rapido ritorno dei prezzi al di sopra dei 1,35 euro potrebbe, dopo un’adeguata fase di accumulazione permettere al titolo di riportarsi nei pressi della media mobile a 200 giorni (linea arancione sul grafico) che transita a 1,41 euro ad azione.
L’attuale fase di debolezza di Saipem è evidenziata anche dalla direzione short dell’indicatore di direzione Parabolic Sar, ma anche dall’oscillatore di momentum Rsi in posizione di ipervenduto.