Saipem pensa a maxi-fusione con Subsea 7, analisti fanno prime stime su operazione
Possibile maxi-fusione nel comparto dei servizi petroliferi con l’italiana Saipem protagonista. Il rumor lanciato dall’agenzia Bloomberg vede Saipem pronta a un’unione con la rivale Subsea 7. Ancora nulla di definito. Le due aziende avevano già studiato una possibile fusione negli scorsi anni non riuscendo a raggiungere un accordo.
A Piazza Affari il titolo saipem è balzato in avvio fino a oltre +4% per poi assestarsi a +2,2% a 4,44 euro, sui masismi a circa due mesi.
Le due società a confronto
Subsea 7 è una società norvegese specializzata nel business E&C offshore, con dimensioni inferiori rispetto a Saipem (capitalizzazione di mercato di 2,9 mld contro i 4,4 mld di Saipem) e vanta un fatturato 2019 atteso di 3,4 miliardi, ebitda stimato a 549 mln (la metà degli 1,1 mld di Saipem) cassa netta per 180 mln.
Saipem dovrà corrispondere un premio
Gli analisti di Equita rimarcano come Subsea7 tratta ad un EV/EBITDA 2020 atteso di 5x rispetto al 5,3x di Saipem. Da un punto di vista industriale l`integrazione delle due entità rafforzerebbe l`esposizione di Saipem nel business offshore e potrebbe generare sinergie di costo. “Tuttavia riteniamo che in uno scenario di fusione, Saipem debba riconoscere un premio a Subsea 7 – argomenta Equita – . Il concambio sulla media dei 6 mesi è 2,2 volte, sostanzialmente in linea con i livelli attuali”. Ipotizzando qualche punto di sinergie sulla base costi combined e un premio del 10-15% a favore di Subsea7, la sim milaense stima una creazione di valore per Saipem nell’intorno dell’high/low double digit.
Nuovo contratto in Guyana
Intanto ieri Saipem si è aggiudicata un nuovo contratto subsea in Guyana (Liza 3) e ulteriori lavori su contratti E&C offshore già in corso per un valore complessivo di circa 880 mln di dollari. La commessa rappresenta il 5% della raccolta ordini 2019 E&C e 20% della divisione offshore E&C.