Saipem non si lascia tentare da Deutsche Bank: per il broker arriverà a quota 44 euro
Deutsche Bank conia un nuovo target price per Saipem. Il titolo del gruppo che opera nel settore dei servizi petroliferi non ne approfitta: dopo una mattinata trascorsa a scambiare sotto la linea della Piazza Affari, l’azione si porta in territorio positivo, accontentandosi di un rialzo dello 0,16% a 36,49 euro. Christyan Malek della banca tedesca nel report che ha firmato questa mattina ha confermato Saipem tra le sue top pick, prevedendo un forte re-rating per l’azione anche quest’anno.
Secondo i calcoli dell’esperto Saipem potrebbe arrivare a quotare fino a 44 euro. Il precedente target price era individuato a quota 33 euro. Il motivo? “L’esposizione di Saipem sia ai nostri temi preferiti e sia alle aree più interessanti con i miglioramenti strutturali che il gruppo ha realizzato sul fronte asset dovrebbero permettergli un rilancio degli ordini, forti ritorni di mercato e una crescita importante degli utili”, snocciola Malek.
Un punto a favore del gruppo italiano lo giocherà anche lo scenario. Quest’anno il broker ha messo in conto che verranno investiti qualcosa come 440 miliardi di dollari nel settore engineering e costruzione. Un gettone che in realtà è solo la punta dell’icerberg. “Nel 2013, ha previsto l’analista di DB, i livelli degli investimenti dovrebbero superare il picco toccato nel 2008, ossia dovrebbero tornare a rivedere i livelli pre-crisi”.
Indicazioni che si rifletteranno ovviamente nella valutazione del settore dei servizi petroliferi. “Sull’Ev/ Dacf 2012 il comparto tratta attualmente 9 volte, ossia a sconto del 13% sulla media storica (2000-2010) di 10,3 volte. Pertanto prevediamo che la crescita media annua composta dell’Eps tra il 2010-13 sarà nell’ordine del 18%. Alla luce dell’aumento degli investimenti siamo portati a pensare che nel medio termine potremmo assistere a un incremento degli Eps. Questo ci spinge a ritenere che il settore sui multipli che abbiamo indicato al 2012 potrebbe anche trattare a un premio del 10% sui valori storici – puntualizza il broker – Il miglioramento della visibilità dei flussi di cassa unita a un miglioramento generale del rapporto rischio/ esecuzione tra contractor e cliente giustificherà il perché noi pensiamo che una società dovrebbe trattare o meno a sconto”. Ma, al di là, dei multipli per l’esperto la partita si giocherà attorno all’incremento del capex: a suo avivso sostenibile nel lungo termine alla luce della domanda in crescita di energia e della sfida nella diversificazione tra le varie fonti energetiche.