Russia: gli scontri di Kiev si abbattono sui mercati, rublo ai minimi storici sull’euro e Mosca annulla le aste dei titoli di Stato
Quest’oggi il cross ha violato la soglia dei 49 rubli per ogni euro, portando così a oltre 10 punti percentuali il deprezzamento dai minimi dello scorso 27 dicembre. Allora le quotazioni si aggiravano in area 44,50 rubli per euro.
La speculazione che sta attanagliando la divisa russa ha spinto Mosca ad annullare le aste in programma oggi. La Russia aveva intenzione di collocare sul mercato titoli di Stato per un totale di 20 miliardi di rubli, equamente divisi tra le scadenze 2020 e 2028.
La crisi di sfiducia che sta attanagliando gli investitori colpisce anche i mercati azionari. Debole la borsa russa: al momento l’indice Micex lascia sul terreno 15,67 punti a 1.488,57 punti, con una flessione dell’1,04% rispetto ai 1.504,24 punti della chiusura di ieri.
Decisamente peggiore la sorte del listino di Kiev, con le quotazioni che fanno segnare una calo del 3,20% rispetto ai 309,67 punti della chiusura di ieri. Le vendite odierne si associano già a quelle che avevano caratterizzato la seduta di martedì, con l’indice di riferimento di Kiev che aveva lasciato sul terreno 13,43 punti (pari al -4,16%). Dalla chiusura di lunedì la perdita ha raggiunto il 7,22%. Più contenute le flessioni delle altre borse dell’Europa centro-orientale. Al momento l’indice WIG polacco lascia sul terreno lo 0,18% e quello di Praga lo 0,07%.