Notizie Notizie Mondo Russia, ecco perché l’embargo UE sul petrolio può essere solo parzialmente efficace

Russia, ecco perché l’embargo UE sul petrolio può essere solo parzialmente efficace

1 Giugno 2022 14:05

L’Unione Europea ha finalmente stillato i dettagli del sesto e più duro, per il momento, pacchetto di sanzioni contro la Russia.

I 27 Paesi dell’Unione hanno trovato il compromesso “giusto” per mettere in difficoltà il motore dell’economia Russa, il comparto energetico. L’accordo include l’embargo al petrolio russo importato soltanto via mare ma non quello che scorre attraverso l’oleodotto “Druzhba”, venendo così incontro alle richieste di Ungheria e Repubblica Ceca.

In sostanza entro poco più di sei mesi, a partire da gennaio 2022, verranno bloccati circa due terzi dell’”oro nero” di Putin facendo crescere progressivamente la percentuale fino al 90%.

“Ora le sanzioni mordono forte l’economia russa”, ha commentato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen concludendo il Consiglio straordinario.

Nel sesto pacchetto di sanzioni inevitabilmente vengono accolte molte delle esigenze dell’Ungherese Orbán, a causa della forte dipendenza di Budapest dal greggio russo, circa due terzi delle importazioni del paese provengono dalla Russia.

Se l’embargo del greggio russo è stato il punto principale sul tavolo del sesto pacchetto di sanzioni UE contro la Russia, sono state inserite alcune novità per colpire la cerchia stretta di Vladimir Putin e la sua propaganda di regime. Sberbank, il principale istituto bancario russo è stato escluso dal sistema Swift (che veicola le transizioni tra le banche).

L’ultimo pacchetto colpisce anche tre emittenti principali della Russia: Rossiya RTR/RTR Planeta, Rossiya 24 e TV Centre International.

È stato un Consiglio europeo un po’ lungo ma dei cui risultati possiamo essere soddisfatti”, ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa. “L’accordo sulle sanzioni è stato un successo completo.”

 

Accordo UE-GB per stop assicurazioni per navi che trasportano greggio russo

Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, l’UE e la Gran Bretagna hanno raggiunto un accordo per bandire le assicurazioni alle navi russe che trasportano greggio. Il bando assicurativo rientra nell’ultimo pacchetto di sanzioni della UE contro Mosca nel tentativo di scombussolare ulteriormente l’economia russa. Il bando sulle polizze dovrebbe essere implementato nei prossimi sei mesi per ammorbidire le preoccupazioni degli Stati specializzati nei noli come la Grecia e il Cipro.

L’ultima mossa dei leader Europei di vietare le importazioni di petrolio via mare insieme al coinvolgimento del Regno Unito ed il bando sulle polizze rappresenta indubbiamente il colpo più duro nei confronti della Russia sinora. Poche società sono disposte di trasportare petroliere non assicurate. Ricordiamo che proprio questo tipo di ban delle polizze ha arrestato le esportazioni di greggio di Tehran, cercando di convincere il paese di rivedere i propri programmi nucleari.

L’ultima misura renderà difficile la rilocazione di Mosca anche verso il mercato Asiatico.

Secondo le previsioni del governo russo la produzione di petrolio diminuirà del 17% quest’anno a causa delle sanzioni dell’Occidente. Ciò rappresenta un problema di lungo termine per Mosca in quanto le infrastrutture del paese non sono adattate per rapidi e profondi tagli alla produzione.

Le sanzioni e l’embargo sono efficaci?

Oltre all’embargo petrolifero, il sesto pacchetto di sanzioni dell’UE includerà anche ulteriori sanzioni a banche e individui. Tuttavia, le esportazioni di materie prime energetiche sono un fattore chiave per la Russia, in particolare le esportazioni di petrolio. Anche se alcuni paesi e società hanno deciso di auto-autorizzarsi e di allontanarsi dalle materie prime energetiche russe, l’avanzo delle partite correnti della Russia è salito alle stelle a livelli record, principalmente a causa degli alti prezzi del petrolio e del tasso di cambio USDRUB artificialmente basso, commenta XTB.

Secondo il broker, la Russia invia quantità record di greggio in India e Cina. Anche i ricavi sono record, anche se il greggio venduto in Asia viene spesso venduto con uno sconto di $ 30 al barile. Naturalmente, questi dati includono anche le esportazioni verso l’UE poiché non sono state ancora bloccate. L’avanzo delle partite correnti della Russia nel primo trimestre del 2022 ha raggiunto i 58,2 miliardi di dollari

Va inoltre notato che l’embargo può essere solo parzialmente efficace. Dando un’occhiata ai dati di tracciamento delle petroliere, possiamo vedere che le esportazioni russe verso “destinazioni sconosciute” sono salite alle stelle ad aprile rispetto a marzo. Questo potrebbe aumentare ulteriormente con il nuovo embargo poiché alcuni paesi potrebbero tentare di aggirarlo, sottolinea XTB.

 

A conferma del ‘cambio di rotta’ del greggio russo ci sono i dati Kpler da cui emerge che le esportazioni petrolifere russe erano già state danneggiate negli ultimi mesi con alcuni membri dell’UE che già avevano agito preventivamente, sommandosi ai divieti decisi da altri paesi tra cui gli Stati Uniti.

La quantità di greggio russo “via acqua” è salita a un picco di quasi 80 milioni di barili nel corso di maggio, ha osservato Kpler, rispetto a meno di 30 milioni di barili prima dell’invasione dell’Ucraina.

“L’aumento del volume del greggio via acqua è dovuto al fatto che più barili si stanno dirigendo più lontano, in particolare verso l’India e la Cina”, spiega Matt Smith, analista petrolifero di Kepler. “Prima dell’invasione dell’Ucraina, molto più greggio russo si spostava invece verso destinazioni vicine nell’Europa nord-occidentale”.