Notizie Notizie Italia Rivoluzione smartworking: da Apple ad Amazon, i titoli che ne usciranno vincitori (tra cui un’italiana)

Rivoluzione smartworking: da Apple ad Amazon, i titoli che ne usciranno vincitori (tra cui un’italiana)

1 Aprile 2020 18:33

Il lavoro a distanza è diventato la nuova normalità nel tempo del coronavirus. Più di 3 miliardi di persone sono confinate in casa in tutto il mondo a causa del Covid-19 e molte aziende si sono attrezzate per continuare l’attività da remoto. La sua adozione doveva essere graduale, ma dati gli eventi straordinari ha avuto un’accelerazione impensabile che produrrà un cambiamento permanente. Ne sono convinti a Decalia, che hanno da sempre riservato al sotto-tema smartworking un peso nel fondo Circular Economy, visti i benefici che produce sull’ambiente, la produttività e il morale.

Questo cambiamento nel modo di lavorare è destinato a rimanere?

Prima della crisi, il lavoro a distanza era già un trend molto richiesto tra i lavoratori, con il 74% dei dipendenti che prediligeva un posto che offrisse la possibilità di lavorare da remoto. Tra le argomentazioni comuni a favore spiccano: meno tempo perso negli spostamenti, maggiore equilibrio tra vita professionale e vita privata, minore livello di stress.

Ma il lavoro a distanza non offre vantaggi solo per i dipendenti, ma anche per i datori di lavoro. Permette infatti alle aziende di accedere ad un bacino di talenti più ampio, senza confini geografici, di aumentare l’efficienza e la produttività generando un tasso di soddisfazione professionale più elevato, oltre che di risparmiare sui costi grazie alla riduzione degli affitti, delle bollette e degli arredi per l’ufficio.

Senza contare le conseguenze positive per l’ambiente. In particolare, la riduzione del consumo di carburante con le persone che rimangono a casa, i minori sprechi d’ufficio, la riduzione del traffico, con conseguente riduzione del rumore e dell’inquinamento atmosferico, con un conseguente netto calo delle emissioni di gas a effetto serra. Una prova è sotto gli occhi di tutti in questi giorni con le immagini delle strade vuote nel paese e il calo dei valori di inquinamento dell’aria nelle metropoli.

Insomma, il lavoro a distanza stava già guadagnando interesse prima delle attuali misure di confinamento, anche se alcune aziende dubitavano ancora della sua praticabilità sia in termini di produttività che di affidabilità. Ma ora, con l’attuale utilizzo forzato di questo periodo, lo smartworking ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per uno sviluppo duraturo. “Crediamo che, dopo il periodo di isolamento, il lavoro a distanza proseguirà nel suo sviluppo, rivoluzionando definitivamente l’ambiente di lavoro moderno“, sostengono da Decalia.

E allora, come sfruttare questa analisi nel trading e negli investimenti? Il tema lavoro a distanza strizza l’occhio ai titoli del settore tecnologico, in particolare quello informatico, tra attrezzature adeguate, software di videoconferenze e programmi di sicurezza. Ecco allora alcuni titoli che, secondo Decalia, potrebbero approfittare di questa nuova rivoluzione in corso. Eccoli, partendo dall’analisi dei requisiti necessari per lavorare in modo efficiente al di fuori degli uffici tradizionali:

Avere un pc (moderno) in casa

Dopo anni di rallentamento, il mercato dei pc sta attualmente assistendo a un boom, poiché i tablet e gli smartphone spesso non sono sufficienti per lavorare a distanza. Società favorite in questo segmento? Apple e Microsoft come produttori e Best Buy nella vendita al dettaglio.

VPN è la nuova parola d’ordine

La rete virtuale privata (Virtual Private Network) è una rete che utilizza internet per collegare da remoto i lavoratori al pc del loro ufficio e alla rete aziendale. Società di questo segmento? Cisco Systems, Amazon e Microsoft.

L’azienda statunitense Zoom, leader negli strumenti di comunicazione virtuale, è molto famosa in questi giorni. Nell’ultimo periodo, le videoconferenze sono diventate rapidamente la nuova normalità per le riunioni, e sono coinvolti molti operatori informatici tradizionali. Società di questo segmento? Microsoft (Lync e Skype) e Adobe sono i leader.

Download senza paura

Netflix e YouTube hanno dichiarato di aver ridotto la qualità dello streaming dei propri video per gli utenti in Europa, così da ridurre il traffico ed evitare un sovraccarico di internet. Sono necessari più data center e una maggiore capacità in cloud per sostenere il carico crescente sulla rete e garantirne il funzionamento senza ostacoli. Società di questo settore presenti nel fondo Decalia Circular Economy sono Amazon, Google, Microsoft e nelle infrastrutture Cisco e Prysmian.