Il ritorno della Cassandra. Bob Janjuah: un sell-off di grandi proporzioni potrebbe prendere forma nel giro di pochi giorni
Una fase correttiva di grandi dimensioni è alle porte: potrebbe prendere il via nei prossimi giorni e durare fino a novembre. E’ la nefasta profezia di Bob Janjuah, strategist con lo spirito da battitore libero attualmente alle dipendenze di Nomura dopo un passato in RBS, quando era stato uno dei pochi osservatori ad aver previsto sia la caduta verticale dei listini nel 2008 sia la rapida risalita partita nel marzo del 2009.
In una nota dal titolo “Time for action, warning over”, Janjuah individua due driver per il prossimo sell-off: la delusione per quanto la Federal Reserve lascerà emergere dal vertice di Jackson Hole di settimana prossima e la constatazione che la Bce e i politici europei non saranno in grado di realizzare le loro promesse.
Il report pubblicato oggi è solo un aggiornamento di un altro studio rilasciato a luglio nel quale Janjuah aveva indicato una fase di risk-off (ossia di fuga dal rischio da parte degli investitori) tra agosto e novembre, con l’indice S&P 500 che potrebbe perdere tra il 20 e il 25% dai circa 1.400 punti attuali fino a scendere ai minimi del 2011 (è da notare che lo stesso Janjuah aveva indicato per fine luglio/inizio agosto l’avvio di un movimento che avrebbe portato l’indice in area 1400/1450 punti, cosa effettivamente realizzatasi).
“Nonostante nel brevissimo termine potrebbe ancora prevalere una fase di risk-on, crediamo sia arrivato il momento per posizionarci per una marcata fase di risk-off”, spiega Janjuah. Con un correttivo nel caso l’intuizione dovesse rivelarsi errata: l’inserimento di una sorta di stop-loss qualora l’indice S&P500 dovesse mettere a segno chiusure al di sopra dei 1.450 punti per una settimana.