Soldi parcheggiati sui conti correnti? Ma anche no. Tra gli italiani torna la voglia di investire, ma al primo posto né azioni né bond né mattone
“Materasso? no grazie: 3 italiani su 4 orientati a investire una quota di risparmi“. E’ quanto emerge dall’Osservatorio Reale Mutua sul welfare, rilevando anche che “il 40% degli italiani teme di non riuscire a scegliere l’investimento più adatto, soprattutto a causa delle sue insufficienti competenze finanziarie”.
“Dopo oltre un anno di pandemia e di prudenza, il futuro sembra tornare al centro degli obiettivi economici degli italiani – si legge nel rapporto di ricerca su italiani e risparmio, tema molto attuale con la ripartenza dalla pandemia e alle porte del Salone del Risparmio nel corso di questa settimana (15-17 settembre, a Milano).
“Se il 27% – si legge nel rapporto – una fetta, comunque, tutt’altro che ridotta – pensa che mantenere la liquidità sul conto corrente sia la soluzione più sicura e opportuna, tre su quattro (73%) pensano invece che, in questa fase, investire una parte dei risparmi sia la via migliore per dare maggiore solidità al proprio domani. Più in dettaglio, l’obiettivo di investimento prioritario degli italiani è rendere più sicuro il futuro della famiglia (31%), così come incrementare il tenore di vita nel medio-lungo periodo (27%), mentre il 17% punta a rafforzare una pensione che teme sarà insufficiente. Ma quali sono gli strumenti di risparmio cui guardano?”.
Dall’analisi emerge che “il quadro non è avaro di sorprese: solo il 6% indica il mattone, storicamente considerato il porto sicuro. Discorso simile per le obbligazioni (11%) che, visti i tassi ai minimi, da tempo hanno perso il ruolo che tradizionalmente hanno svolto per generazioni di risparmiatori. Men che meno trasmette sicurezza l’investimento diretto in titoli azionari (8%)”.
Mattone, azioni e bond non tirano. Su cosa ricade la scelta?
“Gli italiani sembrano invece più orientati alle soluzioni assicurative (37%) come le polizze vita e piani di accumulo e ai fondi pensione integrativi (11%). Che ci sia un clima di maggior fiducia lo prova anche la crescente propensione ad accedere a mutui e finanziamenti per acquisti di particolare importanza: il 44% degli italiani si dice infatti propenso a questa soluzione. La parola d’ordine, però, resta quella della sicurezza e della prudenza (46%), complice l’esperienza della pandemia. Anche perché quasi uno su due (40%) non si sente pronto a investire a cuor leggero, temendo di non riuscire a scegliere l’investimento adatto soprattutto a causa delle sue insufficienti competenze finanziarie. Ma se il futuro entra nell’orizzonte del risparmio, l’innovazione lo fa nei canali: ben un italiano su due (48%) vorrebbe usare sempre più i pagamenti digitali in luogo del contante, e c’è persino chi – un ulteriore 26% – vorrebbe che il digitale diventasse l’unica modalità per tutte le occasioni in cui si ha a che fare coi soldi, compresi i rapporti con la banca o l’assicurazione.
“Dalla nostra ricerca emerge una crescente consapevolezza dell’importanza di investire sulla solidità economica del proprio futuro” – commenta Michele Quaglia, Direttore Commerciale e Brand di Gruppo – In quest’ottica, in molti avvertono il bisogno di informazioni di qualità per gestire i risparmi: l’Osservatorio rileva che ben il 62% degli intervistati si rivolge con frequenza anche al web, da cui però spesso non ricava le indicazioni e le rassicurazioni cercate. Un ruolo molto importante viene svolto allora dalla consulenza di professionisti. Noi di Reale Mutua insieme ai nostri Agenti affianchiamo le persone nell’individuare le soluzioni assicurative più idonee per gestire le proprie risorse a seconda delle diverse esigenze, dalle polizze vita per tutelare la stabilità del patrimonio di fronte a gravi eventi, a quelle per il risparmio e l’investimento fino alle tutele previdenziali”.
*Indagine CAWI condotta dall’istituto di ricerca Nextplora su un campione rappresentativo della popolazione italiana per quote d’età, genere ed area geografica.