Risiko popolari: Banco in netto vantaggio per nozze con Bpm, ma Ubi tenterà l’ultimo rilancio
Bpm e Banco Popolare sempre più vicini. Le ultime indiscrezioni stampa vedono l’istituto scaligero in netto vantaggio per un’integrazione con la Bpm con i dettagli della struttura dell’operazione che potrebbero andare al vaglio dei due cda già nella prima parte di febbraio. Sullo sfondo rimane il forte interesse di UBI Banca che già oggi dovrebbe incontrare Bpm per riguadagnare posizioni rispetto al Banco.
Sprinti del titoli coinvolti nel risiko
L’accelerazione sul fronte M&A non manca di scaldare i titoli in Borsa. Bpm sale questa mattina di oltre il 5%, +6,45% per Banco Popolare (sospesa per eccesso di rialzo), mentre Ubi segna un +2,7%.
Post-fusione ci sarà una spa indipendente con le filiali lombarde
Tra le novità relative al progetto Banco-Bpm c’è la prospettiva di una Bpm ancora autonoma dopo la fusione. Quasi 900 filiali lombarde (406 di Bpm e 490 del Banco), secondo quanto riportato oggi da “Il Messaggero”, andrebbero a confluire in una nuova entità autonoma. Tale struttura dovrebbe durare almeno 3-6 anni.
Tra le novità relative al progetto Banco-Bpm c’è la prospettiva di una Bpm ancora autonoma dopo la fusione. Quasi 900 filiali lombarde (406 di Bpm e 490 del Banco), secondo quanto riportato oggi da “Il Messaggero”, andrebbero a confluire in una nuova entità autonoma. Tale struttura dovrebbe durare almeno 3-6 anni.
Il quotidiano romano rimarca come siano ancora da definire i dettagli su governance, poteri e struttura dell’operazione che vedrebbe la sede legale a Milano, l’amministratore delegato a Verona, Carlo Fratta Pasini (Banco) presidente, Castagna capo azienda, dg Maurizio Faroni (Banco). Pierfrancesco Saviotti presidente del comitato esecutivo di 5-7 membri. Cda di 19 membri: 9 del Banco, 7 Bpm, 3 indipendenti.
Nascerebbe una superpopolare con 1.582 filiali nel nord est e nelle altre aree geografiche.
Ubi oggi tenterà l’ultimo assalto
Sullo sfondo rimane comunque il forte pressing su Bpm di Ubi Banca che oggi potrebbe tornare all’attacco dopo l’ultima proposta di Natale (conferma del duale, presidenza del cds offerta a Piero Giarda, Massiah a.d. e Castagna d.g.). Secondo il Sole24Ore i vertici dell’istituto guidato da Victor Massiah incontreranno quelli di Bpm per capire se ci sono i margini per la prosecuzione della trattativa. In caso di nulla di fatto potrebbe arrivare a breve l’annuncio di un avvio formale di trattative tra Bpm e Banco.
Sullo sfondo rimane comunque il forte pressing su Bpm di Ubi Banca che oggi potrebbe tornare all’attacco dopo l’ultima proposta di Natale (conferma del duale, presidenza del cds offerta a Piero Giarda, Massiah a.d. e Castagna d.g.). Secondo il Sole24Ore i vertici dell’istituto guidato da Victor Massiah incontreranno quelli di Bpm per capire se ci sono i margini per la prosecuzione della trattativa. In caso di nulla di fatto potrebbe arrivare a breve l’annuncio di un avvio formale di trattative tra Bpm e Banco.