Notizie Dati Bilancio Mondo Rischio scenario alla Lehman Brothers per le utility: Equita indica quelle più esposte ai margin calls

Rischio scenario alla Lehman Brothers per le utility: Equita indica quelle più esposte ai margin calls

6 Settembre 2022 18:12

C’è il rischio di una crisi alla Lehman Brothers nel settore energetico. A parlare in questi termini Mika Lintila, ministro dell’Economia della Finlandia, dopo che il paese ha messo a disposizione delle settore energetico ben 10 miliardi di euro tra garanzie e linee di credito.

I governi europei stanno mettendo insieme misure d’emergenza per sostenere le imprese di pubblica utilità, nel timore che possano crollare sotto il peso delle crescenti richieste di margini di guadagno, aggravando una crisi energetica che ha fatto impennare i prezzi e lasciato il continente a corto di gas il continente. Così l’azienda finlandese Fortum Oyj ha ottenuto 2,35 miliardi di euro (2,3 miliardi di dollari) di finanziamenti ponte per assicurare liquidità adeguata. La Svizzera ha concesso ad Axpo una linea di credito fino a 4 miliardi di franchi (4,1 miliardi di dollari). L’azienda, che produce e commercializza energia rinnovabile, ha chiesto la linea di credito ma non l’ha ancora utilizzata.

Nel Regno Unito, Centrica Plc è in trattative con le banche per l’eventuale di credito. Tutti aiuti questi intesi come risposta al rapido peggioramento della situazione energetica, in particolare dopo il taglio delle forniture di gas da parte della Russia attraverso il gasdotto chiave Nord Stream.

Sul Financial Times Kristian Ruby, segretario generale di Eurelectric, che rappresenta più di 3.500 utilities europee ha sottolineato che l’incremento delle garanzie dovute dai produttori di energia elettrica è un rischio preoccupante. Questo fa sorgere la domanda: “E se le cose dovessero peggiorare?”. I governi devono essere pronti a gestire una situazione del genere e a sostenere le aziende con crediti diretti altrimenti c’è il rischio che una di esse cada e trascini le altre. Secondo Kristian Ruby sarebbero necessarie delle misure per alleggerire delle norme collaterali da parte della EU per evitare rischi come avvenuto con la crisi Lehman Brothers.

Il presidente di a2a Patuano ha sottolineato che la società non ha un problema di liquidità al momento, perché il business è diversificato, ma sono aumentati i requisiti di cash collateral per le proprie attività. La società non avrebbe perdite di bilancio, ma si riducono le risorse disponibili.

La Commissione europea sta esaminando misure per aiutare la liquidità. Queste potrebbero includere linee di credito della Banca Centrale Europea, nuovi prodotti come garanzia per i margini e sospensioni temporanee dei mercati dei derivati. “Dobbiamo fare tutto il possibile per garantire il nostro approvvigionamento di energia”, ha dichiarato martedì il ministro svizzero dell’Energia Simonetta Sommaruga. “Dobbiamo evitare che, a causa di una temporanea strozzatura di liquidità, un’azienda si trovi temporanea di liquidità, un’azienda vada in tilt e trascini con sé le altre”. In ogni caso, come sottolineano anche da Equita, andrà verificato cosa decideranno i ministri dell’energia UE il prossimo 9 settembre sull’adozione di misure di emergenza anche sul tema dei collaterali.

“Andrà verificato se la UE introdurrà anche meccanismi di supporto finanziario alle utilities”, rimarca Equita che nel settore utilities vede a maggior rischio le società esposte ai rischi legati per i margin calls sui derivati dei contratti di fornitura gas (esposizioni non note), alle forniture di gas ai clienti finali (delinquency rate) e all`acquisto di gas per le centrali CCGT, cioè Enel, a2a, Iren ed Hera. In misura minore anche Acea (bassa esposizione ai clienti del gas). (riproduzione riservata)