Notizie Notizie Italia Rischio politico Italia stoppa M&A di CVC su Recordati, ma titolo vola su possibile valutazione da 8 mld

Rischio politico Italia stoppa M&A di CVC su Recordati, ma titolo vola su possibile valutazione da 8 mld

17 Maggio 2018 09:59

Recordati nel mirino del fondo di private equity CVC, ma l’incertezza sulla situazione politica in Italia rischia di agire da freno all’attività di M&A sulla big farmaceutica italiana e in generale su potenziali prede di Piazza Affari.

CVC Capital Partners, stando alle indiscrezioni riportate da Reuters, avrebbe tenuto colloqui con Recordati per un eventuale acquisizione da 8 miliardi di euro, ma ha bloccato l’accordo a causa delle preoccupazioni sul prezzo elevato e l’incertezza politica. Il produttore farmaceutico italiano ha un valore di mercato di 6,3 miliardi di euro e quindi la valutazione del deal con CVC sarebbe a premio del 25% circa rispetto ai livelli di chiusura di ieri.

Questa mattina il titolo segna un progresso del 4,65% a 31,5 euro. Da inizio anno il saldo è di -12% circa con il titolo sceso di oltre il 22% dai massimi storici sopra quota 40 euro toccati a novembre 2017. 

Il consensus Bloomberg indica un prezzo obiettivo a 35,83 euro, con potenziale upside del 12% circa.

Famiglia Recordati propensa a cedere se il prezzo è giusto

Recordati è controllata dalla famiglia Recordati che detiene il 51% del capitale. Sempre secondo le fonti riportate da Reuters negli ultimi due anni la famiglia Recordati avrebbe sondato potenziali offerenti a seguito della morte dell’ex capo dell’azienda, Giovanni, nel 2016.

I colloqui con CVC sarebbero iniziati già lo scorso anno con il fondo londinese che avrebbe deciso di bloccare il deal a fine 2017 con l’avvicinarsi delle elezioni politiche del 4 marzo e ad oggi non ci sarebbe più interesse a fare grandi scommesse in Italia. CVC potrebbe comunque riesaminare l’accordo una volta stabilizzata la situazione politica.

Al prezzo corrente, rimarcano gli analisti di Banca IMI, la società ha una capitalizzazione di mercato di 6,3 miliardi di euro e quota a un 2018-2019 EV/EBITDA rispettivamente a 13,3x e 12,5x, rispetto a una media di 12,5x e 11,4x scambiati da i suoi pari (fonte FactSet).