Notizie Notizie Italia Rischio Italia, spread in rialzo. Mattarella avverte su offensive speculazione finanziaria

Rischio Italia, spread in rialzo. Mattarella avverte su offensive speculazione finanziaria

8 Maggio 2018 09:43

Mercati insensibili alle vicende politiche italiane? Non proprio, almeno non oggi, dopo che è stato lo stesso presidente della Repubblica Sergio Mattarella a confermare la situazione di stallo politico presente in Italia.

“Non ci sono i tempi per votare entro giugno. Sarebbe possibile svolgere (le elezioni anticipate) in piena estate ma finora si è sempre evitato di farlo perché questo renderebbe difficile l’esercizio del voto agli elettori. Si potrebbe quindi fissarle per l’inizio dell’autunno. Rispetto a questa ipotesi a me compete di avanzare alcune preoccupazioni”.

Mattarella propone il governo neutrale fino a dicembre o il ritorno al voto, non mancando di esprimere il timore sulle conseguenze che le elezioni anticipate comporterebbero. Un rischio è che i mercati si risveglino, colpendo il sistema Italia:

“Va considerato anche il rischio ulteriore di esporre la nostra situazione economica a manovre e a offensive della speculazione finanziaria sui mercati internazionali”, dice.

Le preoccupazioni non si fermano qui. C’è il timore che, con un voto in autunno, “non vi sia, dopo il voto, il tempo di elaborare e approvare la manovra finanziaria e il bilancio dello Stato. Con il conseguente e inevitabile aumento dell’Iva e con gli effetti recessivi che questo aumento provocherebbe”. Mattarella aggiunge che “vi è inoltre il timore che a legge elettorale invariata, in Parlamento si riproduca la stessa condizione attuale, o non dissimile da questa, con tre schieramenti, nessuno dei quali con la necessaria maggioranza. Va tenuto anche in debito conto il bisogno di tempi minimi per assicurare la possibilità di partecipazione alle elezioni”.

Lo spettro delle elezioni anticipate viene scontato immediatamente dai mercati, con la febbre dello spread che torna a salire. Il differenziale BTP-Bund vola fin oltre +8% oltre i 132 punti base, confermando come gli investitori internazionali non siano del tutto impermeabili alle vicende politiche italiane.

D’altronde, diversi erano stati gli analisti che, nelle settimane immediatamente successive alle elezioni dello scorso 4 marzo, non avevano nascosto il loro stupore per il mancato sell off sui bond italiani, che avrebbero visto come naturale conseguenza della difficoltà a formare un governo.

La stessa BlackRock aveva parlato del peggior esito possibile del voto, indicando il rating “underweight” sui titoli di stato.

Detto questo nelle ultime ore, in un’intervista rilasciata a Libero, è stato lo stesso Carlo Cottarelli, ex commissario alla spending review del governo Letta e Renzi, a smorzare le preoccupazioni su un possibile attacco speculativo contro l’Italia.

“Le preoccupazioni dell’Europa sono legittime, ma io non credo che nell’immediato ci sia da preoccuparsi per l’assenza di governo o per gli sviluppi politici incerti. Non siamo nel 2011, con lo spread che incombe e non è vero che l’Europa preme per un Governo di tecnici, come faceva invece allora. Dal punto di vista dei mercati, potremmo tranquillamente permetterci di cambiare la legge elettorale e tornare alle urne a ottobre.”

Per Cottarelli c’è anche tempo per evitare l’aumento dell’Iva, ma “servono 12,5 miliardi, esattamente l’aumento di spesa pubblica previsto per il prossimo anno”.

Ma oggi i mercati danno ragione più alle preoccupazioni espresse da Mattarella che alla fiducia espressa da Cottarelli.

Nella sessione odierna non sono solo i BTP a essere smobilizzati a man bassa. Soffre anche Piazza Affari, con il Ftse Mib che cede fino a oltre -2% circa, tartassato dalle vendite su Italgas e sulle banche italiane.

Governo neutrale o voto, il discorso di Mattarella

Il terzo giro di consultazioni si è chiuso con un ennesimo flop. Il presidente della Repubblica è stato così costretto a certificare la situazione di stallo politico in cui versa l’Italia, proponendo un governo neutrale. Oppure, il ritorno al voto:

Non esiste una maggioranza con la sola Lega e i Cinque Stelle e si è rivelata impraticabile una maggioranza M5s con Pd ed è stata sempre affermata da entrambe le parti, l’impossibilità di un’intesa tra il centrodestra e Partito democratico. Tutte queste indisponibilità mi sono state confermate questa mattina – ha detto il presidente nella serata di ieri- Il governo presieduto dall’onorevole Gentiloni, che ringrazio per il lavoro che ha svolto e sta svolgendo in questa situazione anomala, ha esaurito la sua funzione e non può essere ulteriormente prorogato in quanto espresso da una maggioranza parlamentare che non c’è più“.

Di conseguenza,  ha continuato Mattarella, “ritengo che sia più rispettoso” della dinamica democratica che a “portare alle elezioni sia un governo non di parte”.  

“L’ipotesi alternativa è indire nuove elezioni subito ma non vi sono tempi per il voto entro giugno, si potrebbero svolgere in piena estate ma finora è stato evitato perché per gli italiani è difficile esercitare il voto, si potrebbe fissare in autunno”.

Sarebbe la prima volta che il voto popolare non viene utilizzato e non produce alcun effetto. Scelgano i partiti con il loro libero comportamento e nella sede propria parlamentare. Cerchino una maggioranza politica per un governo neutrale entro l’anno oppure nuove elezioni subito, in autunno o nel mese di luglio“.

Ma a questo punto, l’ipotesi più probabile è quella del ritorno alle urne, ergo elezioni anticipate, a luglio: oltre alla data dell’8 luglio, su cui si sono trovati d’accordo M5S e Lega, fonti parlamentari indicano quella del 22 luglio, che sarebbe in realtà la più fattibile.

Per gli italiani, si tratterebbe della prima volta di un voto dato in estate inoltrata.

Un altro record sarebbe rappresentato dal fatto che ci sarebbero due elezioni politiche nello stesso anno.

Ancora, per la prima volta in assoluto lo scioglimento delle Camere avverrebbe dopo appena qualche mese dalla loro formazione, stracciando i record precedenti del 1994 e del 1996, quando le Camere vennero sciolte dopo due anni.