Intesa Sanpaolo apre le danze delle trimestrali bancarie, utile atteso sotto il miliardo. Focus anche su NPL e inclusione banche venete

Sarà Intesa Sanpaolo ad aprire le danze delle trimestrali delle big bancarie di Piazza Affari. I risultati della maggiore banca italiana per capitalizzazione sono attesi l’8 maggio verso metà giornata con la conference call del ceo Carlo Messina prevista alle 15.00. Focus sui NPL dopo che lo scorso mese il gruppo ha stretto l’importante accordo strategico con Intrum che si è impegnata a cartolarizzare entro il prossimo mese di novembre un ammontare di 10,8 miliardi di euro di crediti deteriorati della banca.
Focus su NPL e banche venete
Le stime degli analisti per il primo trimestre 2018 sono di un utile netto di 925,8 milioni di euro (range stime raccolte da Bloomberg va da 851 mln a 1,1 mld), con ricavi totali a 4,41 mld. Credit Suisse vede l’utile netto in calo dello 0,9% t/t e commissioni nette giù del 7,3% rispetto ai massimi storici toccati nel quarto trimestre 2017. Da monitorare attentamente anche le tendenze che emergeranno dall’inclusione delle banche venete (Veneto Banca e Popolare Vicenza) che non erano conteggiate nei conti del primo trimestre 2017.
L’attenzione degli analisti in questo 2018 sarà rivolta soprattutto a vedere quanto i recenti accordi di Intesa sugli NPL e distribuzione che saranno importanti per centrare gli obiettivi del gruppo. L’accordo strategico con Intrum sugli NPL dello scorso 17 aprile dovrebbe consentire una plusvalenza di circa 400 milioni di euro contribuendo al corposo calo del costo del rischio.
Tra gli analisti prevalgono i Buy su Intesa
La maggioranza degli analisti che coprono il titolo Intesa Sanpaolo è positiva. Il 58,6% degli esperti punta sul titolo (giudizio Buy), il 37,9% ne raccomanda il mantenimento in portafoglio (Hold) mentre solamente 1 analista, pari al 3,4% del consenso, è posizionato sul Sell.
Il prezzo medio indicato dagli analisti è 3,47 euro con quindi un potenziale upside del 9,5% rispetto ai prezzi attuali.
Settore bancario e riduzione costo del rischio
Il settore bancario è di gran lunga quello di maggior peso sull’indice Ftse Mib con oltre il 27% del totale. Intesa Sanpaolo a sua volta è il titolo di maggior peso del Ftse Mib con l’11,4% (dati Ftse Russell al 30/04/2018). A seguire mercoledì toccherà all’altra big, Unicredit, e Banco BPM. Giovedì sarà il turno di Ubi Banca e venerdì chiusura con Mediobanca e Banca Mps (che non fa parte più del Ftse Mib).
L’utile del settore bancario nei primi tre mesi del 2018 è atteso in crescita a doppia cifra su base annua per complessivi 2 miliardi di euro. “Ci attendiamo un set di risultati tutto sommato abbastanza brillante – rimarca Equita – con una crescita dell’utile del 10% a 2 mld grazie al calo nel costo del rischio (da 92bps a 78bps)”.