Riflettori accesi sulle banche, inizia la settimana calda dei conti
Banche italiane sotto la lente di ingrandimento degli analisti di Banca Akros, in vista della settimana calda che vedrà i principali istituti di credito diramare i risultati 2009. “Avevamo detto ad agosto 2009 che le disposizioni regolatorie sarebbero state un fattore chiave per capire e valutare le performance delle banche italiane e abbiamo ribadito a novembre che le indicazioni decisive sul capitale delle banche e sul leverage sarebbero state un driver nel primo trimestre 2010”. Esordiscono così, nella nota uscita oggi e raccolta da Finanza.com, gli esperti di Banca Akros in un report in cui hanno passato in rassegna l’intero settore finanziario. “Alla luce della proposta di BIS II presentata a metà dicembre e dell’impatto negativo emerso sulla performance del settore, la nostra prudenza che avevano suggerito sul comparto finanziario era quindi corretta”, prosegue il broker.
Tuttavia, adesso gli esperti si dicono convinti che il momento sia più che positivo per questo settore “dal momento che la recente correzione che ha interessato il comparto ha reso le valutazioni interessanti mentre il fattore riguardante le nuove disposizioni governative rimarrà un tema centrale per almeno tre motivi”. “Primo – specificano gli analisti – bisognerà considerare la velocità di uscita dal supporto monetario; secondo sarà importante monitorare ancora l’argomento dei deficit dei debiti sovrani e infine terzo e ultimo bisognerà guardare a Basilea 3”. Pertanto alla luce di queste considerazioni gli esperti di Banca Akros sono convinti che “il sistema bancario italiano sia ben posizionato per poter affrontare in maniera capace e pronta le sfide di carattere politico che si troverà davanti a sé”.
Unicredit: risultati il 17 marzo
“Alziamo il nostro giudizio da hold a accumulate su Unicredit, mentre viene rivisto al ribasso il target price a 2,4 euro contro i 2,5 euro precedenti. Ci aspettiamo una debole performance nel breve termine e vediamo la fine del deleveraging entro quest’anno e il ritorno alla crescita nei paesi dell’Unione Europea, mentre la ristrutturazione organizzativa in atto in Italia potrebbe portare ad un’ulteriore contenimento dei costi”. Piazza Cordusio, secondo il consenso elaborato sulla base delle stime raccolte dalla stessa banca, indica per il quarto trimestre 2009 una perdita netta di 4 milioni di euro mentre per l’intero 2009 prevede un utile netto di 1,32 miliardi.
Intesa SanPaolo: risultati il 19 marzo
“Rivediamo leggermente al rialzo il prezzo obiettivo da 2,95 a 3 euro e confermiamo il rating hold. Pensiamo che i prezzi correnti scontino già le notizie positive relative alla cessione di asset no core ma non tengono in considerazione possibili acquisizioni, né in Italia né all’estero”.
Ubi Banca: risultati il 20 marzo
“Rivediamo al ribasso il target price da 10,8 euro a 10,3 euro e confermiamo il giudizio hold. L’azione è giustamente valutata ai prezzi correnti, mentre il focus è incentrato sulla presentazione del nuovo business plan triennale che dovrebbe essere reso noto nei prossimi mesi”.
Monte dei Paschi di Siena: risultati il 26 marzo
“Rivediamo il prezzo obiettivo da 1,4 euro a 1,2 euro e confermiamo la raccomandazione hold. Il titolo rimane l’ultimo tra i nostri preferiti a causa della debole posizione del capitale del gruppo e della mancanza di una exit strategy dagli aiuti governativi (1,9 miliardi di euro) ricevuti nel 2009”.
Banco Popolare: risultati il 30 marzo
“Confermiamo ancora il giudizio buy con target price a 6,8 euro sul Banco Popolare, che offre una valutazione a buon mercato mentre il bond convertibile da un miliardo segna l’exit strategy dell’istituto veronese dai Tremonti bond (1,45 miliardi di euro) ricevuti lo scorso anno”.