Il riassetto di Impregilo solletica il mercato. Il titolo ne approfitta in Borsa. Analisti divisi

Potrebbe essere la volta buona questa. Il riassetto Impregilo entra nel vivo con Salvatore Ligresti che cede la propria quota in Igli? Il mercato ci crede. In Piazza Affari il titolo del gruppo di costruzioni si mette in luce con un rialzo di oltre due punti percentuali (+2,41%) a 2,38 euro. Entro fine anno la famiglia Ligresti potrebbe dire addio a Igli, la cassaforte che controlla il gruppo italiano delle costruzioni con una quota pari al 29%. Gli altri soci, le famiglie Benetton e Gavio, sono al lavoro per vagliare una possibile spartizione della quota dell’ingegnere siciliano nell’ipotesi di una vendita del 33% di Igli da parte di Ligresti. Nel caso Atlantia non fosse interessata ad aumentare la propria quota, prosegue il quotidiano, la Argo Finanziaria dei Gavio sarebbe pronta a farsi interamente carico della quota dei Ligresti, arrivando al 66%.
L’ipotesi rilanciata questa mattina da Il Sole 24 Ore fa breccia a Piazza Affari. Per gli analisti di Intermonte i recenti problemi finanziari dei Ligresti portano a non escludere che, questa volta, il rumors possa essere realistico. “Il valore di carico della quota in Igli per Immobiliare Lombarda è di circa 57 milioni di euro, con valutazione implicita della quota in Impregilo pari a 3,2/3,3 euro per azione”, stimano alla sim milanese. “Se Atlantia e Argo Finanziaria pagano a Ligresti i il prezzo di carico, con un esborso totale di circa 57 milioni di euro raggiungono circa il 15% di Impregilo. Questa operazione non ha impatto in termini economici per gli azionisti di minoranza di Impregilo. Tuttavia cambiano le prospettive, con un aumento notevole delle chance che si possa procedere ad una valorizazione degli assets di Impregilo”, segnala il broker, che non esclude che si possa ipotizzare, in caso di positiva cessione della quota di Ligresti agli altri due soci, ad una successivo break up di Impregilo, oppure uno spin-off della parte costruzioni e/o un asset swap”.
Dal punto di vista della valutazione gli esperti della sim milanese mantengono la loro visione cauta su Impregilo, ma ovviamente lo speculative appeal sul titolo aumenta. Tanto che a loro avviso questo potrebbe portare nei prossimi mesi ad una riduzione dello sconto holding che oggi il mercato applica al titolo di circa il 30%. “La sop per share è pari a circa 3,2 euro per azione includendo il potenziale impatto negativo dalle cause pendenti e non mettendo premio di controllo per Ecorodovias”, puntualizzano a Intermonte, specificando che, alla luce di questi eventi, il rischio reward sul titolo è più appealing, “anche se vogliamo evidenziare i rischi di un investimento speculativo sul titolo stesso, ovvero un forte incremento debito in Impregilo, un primo trimestre debole e una riduzione degli investimenti possibile in Italia per effetto di ulteriori tagli al budget attesi da parte del governo”.
Non si lasciano stregare daall’ipotesi di riassetto invece gli esperti di Equita. Il motivo? “L’ostacolo alla cessione è il valore di carico di Igli sul bilancio Fondiaria-Sai”, è la risposta del broker. “Ipotizzando, infatti, un debito nella holding pari a 230 milioni, la società assicurativa ha in carico Igli con una valorizzazione di Impregilo pari a circa 3,3 euro per azione. Una cessione a prezzi inferiori comporterebbe per Fondiaria la registrazione di una perdita a conto economico”. Ma non è tutto. “Non è chiaro nell’articolo chi sarebbe il compratore della quota Fondiaria visto che Atlantia è interessata alle concessione di Impregilo, mentre Gavio da tempo punta a stringere la presa sulla società. L’eventuale cessione presumibilmente avverrebbe a prezzi superiori agli attuali di mercato con un impatto qualitativo positivo sulla quotazione di Impregilo, che continua a capitalizzare meno della stake in Ecorodovias”, concludono alla sim milanese che mantiene la raccomandazione buy e il target price di 3,75 euro.