Riaperti alle 7 i seggi, nel pomeriggio occhio allo spread
Alle 7 sono stati riaperti i seggi per le elezioni politiche e per le regionali di Lombardia, Lazio e Molise. I cittadini potranno esercitare il proprio diritto fino alle 15, ora in cui i seggi verranno chiusi e inizieranno gli scrutini. I primi voti ad essere analizzati ed acquisiti dal ministero degli Interni, come voluto dalla legge, saranno quelli legati al rinnovo del Senato e della Camera dei deputati. I voti delle elezioni regionali, in controtendenza rispetto a quelli nazionali sul fronte dei votanti (circa +8/10% in Lazio e Lombardia) vedranno iniziare lo spoglio solo martedì pomeriggio alle 14. In attesa di capire l’evoluzione del voto, l’unico dato per ora certo è legato all’affluenza del voto stesso. Alla chiusura dei seggi ieri alle 22, per il rinnovo delle due Camere del Parlamento aveva votato il 55,17% degli avanti diritto, dato in calo del 7,38% rispetto al 62,55% del 2008.
Dalle 15 i primi “instant poll”
Dalle 15, a seggi chiusi, verranno diffusi i primi “instant pool”, interviste a campione effettuate da alcuni istituti demoscopici a seggi aperti. Alle ore 16 inizieranno invece la trasmissione dei primi exit poll e delle proiezioni previste in tutti gli speciali elettorali in programma sui diversi canali televisivi. Chi non darà i dati parziali sarà invece il Viminale. Forse nell’intento di non inficiare sul corretto svolgimento delle contrattazioni di Borsa, gli exit poll inizieranno a essere diffusi a mercati aperti e dunque le reazioni degli investitori potrebbero essere immediate, il Viminale diffonderà solo il dato definitivo.
Spread: nervosismo sopra i 300 punti
L’avvio delle contrattazioni della nuova ottava di Borsa si apre con lo spread Btp/Bund a 282 punti, sostanzialmente sui valori con cui era stata archiviata la seduta di venerdì. Segnali di nervosismo emergerebbero con un ritorno del differenziale sopra i 300 punti, ossia sopra i massimi fatti registrare nei primi 2 mesi del 2013. In questo caso, ripercussioni negative potrebbero riflettersi non solo sui titoli di Stato italiani ma anche sul comparto bancario, ricco di Btp in portafoglio, e più in generale sulla Borsa milanese. Un eventuale nervosismo dello spread potrebbe in quest’ottica essere favorito dalle incertezze inerenti la formazione di una maggioranza al Senato. Se la legge elettorale prevede che il partito più votato alla Camera ottenga un premio di maggioranza pari a 340 saggi sui 630 totali, al Senato il discorso è più complicato. I 315 posti disponibili, 309 indiiduati dalle 20 regioni italiane e 6 dalle circoscrizioni estere, sono i più ambiti da chi punta a guidare il Paese. Il problema, che rischia appunto secondo gli analisti di far emergere una situazione di ingorgo politico, è che il premio di governabilità è stato studiato perché venga
offerto il 55% dei seggi alla coalizione o al partito più votato in ogni
regione, Molise escluso.
offerto il 55% dei seggi alla coalizione o al partito più votato in ogni
regione, Molise escluso.