News Notizie Italia Rete di aiuti alla famiglia. Ora si studia l’assegno unico fino ai 18 anni. A rischio bonus nido e bonus bebé (Il Sole 24 Ore)

Rete di aiuti alla famiglia. Ora si studia l’assegno unico fino ai 18 anni. A rischio bonus nido e bonus bebé (Il Sole 24 Ore)

Pubblicato 10 Giugno 2019 Aggiornato 19 Luglio 2022 17:16
"Rete di aiuti alla famiglia. Ora si studia l'assegno unico fino ai 18 anni". Così in prima pagina il Sole 24 Ore, riferendosi a un Ddl del governo che punterebbe ad allargare la rete di incentivi a favore delle famiglie italiane. Il testo, riporta il Sole 24 Ore che ha avuto modo di esaminare, "è già depositato al dipartimento Affari giuridici e legislativi di Palazzo Chigi".


"La bozza prevede la creazione di un fondo nazionale per l'erogazione dell'assegno unico, alimentato da risorse attualmente spalmate altrove. Un riordino, quello 'disegnato' dal dipartimento per la Famiglia, che varrebbe 17 miliardi, fondato sulla riassegnazione di alcuni budget di spesa oggi destinati ad altre che sarebbero abrogate.

"Ad esempio: gli storici assegni al nucleo familiare, istituiti con la legge 153/1988, che contano più di quattro milioni di beneficiari e valgono 4,2 miliardi di euro all'anno (Rediconto sociale 2017 dell'Inps); il premio alla nascita di 800 euro alle neo-mamme, attivo dal 2017, che finora ha liquidato 961mila quote per un totale di 768,6 milioni in meno di tre anni; le detrazioni fiscali per i figli a carico e quelle meno 'incisive' sulle spese per le attività sportive e l'istruzione dei ragazzi; infine il bonus nido e il bonus bebé, potenziati da poco, con l'ultima legge di Bilancio e la conversione del Dl fiscale 119/2018".

Finora, tutte le misure destinate alle famiglie valgono 23 miliardi, ma il "ministro per la Famiglia, Lorenzo Fontana, che proprio in queste ore sta per depositare in Parlamento un disegno di legge governativo per riformare il 'pacchetto famiglia' - riporta sempre il quotidiano di Confindustria - ritiene che si tratti di misure "che si sono stratificate negli anni, che sono frammentarie e disorganiche e soprattutto non strutturali».

"L'obiettivo è chiaro: riassegnare le risorse esistenti, dando vita a un assegno unico di 200-300 euro mensili, destinato a tutti i nuclei familiari con bambini e con Isee inferiore a 50mila euro, da erogare a partire dal settimo mese di gravidanza della madre fino al compimento del diciottesimo anno di età dei figli".