Reichlin: c’è rischio che mercati testino tenuta dell’euro, non si lasci Bce sola
Gli Eurobond servono e l'Europa deve muoversi in fretta. E' il messaggio di Lucrezia Reichlin che evoca anche il rischio di una spaccatura fatale per la tenuta dell'euro. La docente di Economia presso la London Business School, in un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano Repubblica, ritiene che la Germania "fa male anzitutto a se stessa a impuntarsi contro una soluzione comune" come il Coronabond. Inoltre sottolinea il rischio che la Bce sia lasciata da sola. "C’è un limite politico a quello che la Bce può fare e non è una buona idea forzarlo. I governi devono prendersi le loro responsabilità".
Sull'ipotesi di un coronabond emesso solo da a 9 o 14 paesi, l'economista ritiene che sarebbe una scelta "pericolosa" in quanto "certificherebbe la spaccatura nel cuore dell’Europa. E darebbe di nuovo spazio ai mercati per testare la tenuta dell’euro".
Il mercato potrebbe quindi tornare, come nel 2010, a scommettere contro l’anello più debole "e si rischierebbe di spezzare la moneta unica", argomenta la Reichlin che pertanto ritiene che la Francia non farà mai una mossa del genere, ossia emettere eurobond senza che ci sia l'adesione di tutti.
Sul fondo salva-Stati Esm, la Reichlin rimarca come sia stato pensato nel 2010 per la crisi di un singolo Paese."Non siamo in questa situazione. In Europa non abbiamo uno strumento per affrontare una crisi come quella che stiamo vivendo, che richiede emissioni di debito comune e quindi mutualizzazione".
Sull'ipotesi di un coronabond emesso solo da a 9 o 14 paesi, l'economista ritiene che sarebbe una scelta "pericolosa" in quanto "certificherebbe la spaccatura nel cuore dell’Europa. E darebbe di nuovo spazio ai mercati per testare la tenuta dell’euro".
Il mercato potrebbe quindi tornare, come nel 2010, a scommettere contro l’anello più debole "e si rischierebbe di spezzare la moneta unica", argomenta la Reichlin che pertanto ritiene che la Francia non farà mai una mossa del genere, ossia emettere eurobond senza che ci sia l'adesione di tutti.
Sul fondo salva-Stati Esm, la Reichlin rimarca come sia stato pensato nel 2010 per la crisi di un singolo Paese."Non siamo in questa situazione. In Europa non abbiamo uno strumento per affrontare una crisi come quella che stiamo vivendo, che richiede emissioni di debito comune e quindi mutualizzazione".