Regno Unito: Banca centrale conferma il costo del denaro, per misure anti-Brexit bisognerà attendere agosto
La Bank of England sorprende tutti. L’istituto guidato da Mark Carney ha annunciato di aver confermato il costo del denaro allo 0,5%. La quasi totalità degli operatori, l’86,2% degli interpellati da Bloomberg, aveva stimato un taglio di 25 punti base allo 0,25 per cento. È dal marzo del 2009 che l’istituto non tocca il tasso di riferimento.
La decisione di confermare i tassi è stata presa con una maggioranza di 8 voti (solo 1 membro si è espresso a favore di una riduzione del benchmark di 25 punti base). “Diversi membri del Comitato stimano che la politica monetaria potrebbe essere allentata ad agosto”, riporta il comunicato emesso dalla BoE.
Martedì scorso il governatore, nel corso di un intervento al Parlamento, ha annunciato che in futuro saranno approvate nuove misure di stimolo, “ci potrà essere una risposta monetaria”, in caso di deterioramento dell’outlook economico.
L’impressione è che nel prossimo meeting, quando l’istituto londinese diffonderà anche il report trimestrale sull’andamento dell’inflazione, sarà annunciato un pacchetto di misure comprendente sia un taglio del costo del denaro, sia nuovi stimoli monetari (potrebbe essere rilanciato il piano di Quantitative Easing, “ibernato” dal luglio del 2012).
La scorsa settimana il Comitato sulla Stabilità Finanziaria della BoE ha ridotto il Countercyclical Capital Buffer (CCB) sulle esposizioni delle banche britanniche dallo 0,5% a zero. Il provvedimento resterà in vigore “almeno” fino al giugno 2017 e secondo le stime della BoE ridurrà i requisiti di capitale di 5,7 miliardi di sterline aumentando di 150 miliardi la capacità di prestito delle istituzioni di credito.
Balzo della sterlina, Ftse100 azzera guadagni
La conferma dei tassi sta scatenando gli acquisti sulla sterlina che, in area 1,5 usd prima della diffusione dei dati, attualmente scambia a 1,322 dollari. Andamento similare per il cambio con l’euro (-0,45% a 0,84 gbp) e per quello con la divisa nipponica (+2,43% a 140,65yen). L’indice della City, in positivo prima della diffusione della notizia, al momento quota in sostanziale parità a 6.667,87 punti.