La recessione imbriglia ancora la Gran Bretagna, tonfo della sterlina
Ancora fitte nubi sotto il cielo di Londra. A sorpresa la Gran Bretagna ha registrato una crescita negativa anche nel terzo trimestre 2009. Una contrazione dello 0,4% t/t che porta a sei i trimestri consecutivi con segno meno per l’economia britannica, evento mai successo da quando nel 1955 il National Statistic pubblica i dati trimestrali relativi al prodotto interno lordo. Su base annua il calo risulta del 5,2%. Entrambe le letture sono peggiori delle stime degli analisti che si attendevano rispettivamente un +0,2% t/t e un -4,7% a/a. Risalita che era attesa anche dalla Bank of England che nell’inflation report di agosto aveva stimato un progresso dello 0,1% nel III trimestre.
Sorpresa negativa che non ha mancato di affossare la sterlina. Alle 19.12 il cross euro/sterlina è a 0,9212 (+1,88%) e quello dollaro/sterlina a 0,6126 (+1,87%).
Tra le maggiori economie occidentali, la Gran Bretagna è la prima a riportare i dati sul pil relativi al terzo trimestre. Ieri invece la Cina aveva palesato un balzo del pil dell’8,9% nel terzo trimestre, poco sotto le attese del mercato (+9,1%). Settimana prossima riflettori puntati sul dato del pil statunitense in arrivo giovedì 29 ottobre. Le attese sono di un balzo del 3,1% t/t dopo il -0,7% del precedente trimestre.