Rcs: Urbano Cairo prevale e prepara rivoluzione con nuovo cda, in Borsa i titoli soffrono
Netta affermazione di Cairo nella battaglia per la conquista del controllo di Rcs. la contesa, avviato lo scorso aprile dallo stesso Cairo, si è conclusa venerdì scorso con il prevalere, un po’ a sorpresa, dell’Opas dell’editore de La7 che ha raccolta adesioni pari al 48,8 per cento del capitale contro il 37,7% della cordata composta da Andrea Bonomi, Mediobanca, Diego Della Valle, Pirelli e UnipolSai.
Reazione nervosa in Borsa dei titoli protagonisti della contesa con Rcs in flessione del 2,77% a quota 0,914 euro, ben lontano da quota 1 euro che era l’offerta interamente cash di Bonomi. Decisamente pesante il titolo Cairo che segna un calo di oltre il 7% a 4,08 euro con il mercato che teme gli effetti sui conti del gruppo di un’operazione finanziariamente impegnativa.
L’Opas di Urbano Cairo prevedeva un concambio di 0,18 azioni proprie contro ogni titolo Rcs aggiungendo un importo in denaro pari a 0,25 euro per azione.
Questa mattina Cairo in una nota ha precisato che rinuncia alla condizione del livello minimo adesioni all’Opas. Di contro Bonomi rinuncia alla condizione di efficacia relativa all’Opa lanciata su Rcs. Le azioni Rcs portate in adesione all’Offerta Imh saranno restituite nella disponibilità dei rispettivi titolari, senza addebito di oneri o spese a loro carico, entro oggi.
Verso veloce cambio dei vertici
Primo passo ora per Cairo sarà l’approvazione da parte dell’assemblea in programma oggi dell’aumento di capitale da 70 milioni di euro. Il piano dell’editore de La7 prevede la fusione fra Rcs e Cairo, da realizzarsi in 12-24 mesi. L’obiettivo è, nel 2018, un margine operativo lordo di 215 milioni, con ricavi per 1.340 milioni. Cairo punta a una rivoluzione veloce. “L’importante ora è la velocità di esecuzione”, ha detto lo stesso Cairo che ha già detto di voler cambiare il cda lasciando capire che potrebbe assumere in prima persona la carica di amministratore delegato.
Primo passo ora per Cairo sarà l’approvazione da parte dell’assemblea in programma oggi dell’aumento di capitale da 70 milioni di euro. Il piano dell’editore de La7 prevede la fusione fra Rcs e Cairo, da realizzarsi in 12-24 mesi. L’obiettivo è, nel 2018, un margine operativo lordo di 215 milioni, con ricavi per 1.340 milioni. Cairo punta a una rivoluzione veloce. “L’importante ora è la velocità di esecuzione”, ha detto lo stesso Cairo che ha già detto di voler cambiare il cda lasciando capire che potrebbe assumere in prima persona la carica di amministratore delegato.
“L’iniziativa presentata da Urbano Cairo, con il nostro sostegno decisivo, per il rilancio della RCS ha ottenuto un risultato straordinario, che per noi è motivo di grande soddisfazione. È la dimostrazione di come progetti industriali ben concepiti, e presentati in maniera convincente, siano in grado di affermarsi e di coinvolgere la maggioranza di grandi investitori internazionali e risparmiatori, ha commentato il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, alla luce dei risultati della battaglia per il controllo di Rcs vinta da Cairo. “Siamo certi che ora si potrà andare verso una fase nuova nella quale RCS sarà in grado di esprimere le grandi potenzialità di un gruppo ricco di professionalità e competenze”, ha aggiunto Messina.