Rcs: Fiat, quota è strategica dal 1984. Chiusa asta inoptato in attesa del Cda
Fiat, su richiesta della Consob, ha confermato il carattere strategico della propria partecipazione in Rcs Mediagroup. Il Lingotto, come spiegato in una nota diramata ieri sera, “ritiene di aver fatto sempre con rigore, disciplina e trasparenza la propria parte, quale uno degli azionisti di rilievo, nel contribuire alla stabilità finanziaria di questa importante società italiana quotata”.
Il gruppo torinese ha poi ricordato che “partecipa in misura significativa al capitale di Rcs sin dal 1984 ed ha sempre considerato strategica questa partecipazione, dimostrandolo con i fatti e dichiarandolo apertamente. Come pubblicamente noto, Fiat è anche parte del patto di sindacato di Rcs”. La casa torinese ha poi rammentato che il 30 maggio 2013 l’assemblea dei soci del gruppo editoriale ha approvato l’aumento del capitale dopo la sua riduzione per perdite al fine di supportare il Piano per lo Sviluppo 2013-2015 e Fiat ha votato a favore di tale delibera. “Nei giorni scorsi, come già reso noto al mercato, Fiat ha sottoscritto la quota di propria pertinenza dell’aumento di capitale di Rcs in corso ed ha acquistato ulteriori diritti di opzione, il cui esercizio porterà la sua partecipazione, nel caso in cui l’aumento di capitale risulti integralmente sottoscritto, al 20,135% del nuovo capitale sociale ordinario di RCS.
Nel frattempo, si è chiusa prima del previsto l’asta dei diritti inoptati dell’aumento di capitale di Rcs Mediagroup. Dopo appena due giorni sono stati collocati tutti i 15 milioni di diritti di opzione pari a circa il 15% delle azioni ordinarie offerte e all’11% del capitale sociale post-ricapitalizzazione. E’ quanto riportano le maggiori agenzie di stampa, che citano fonti finanziarie. Ieri la prima asta dei diritti inoptati della ricapitalizzazione aveva raccolto poco interesse da parte degli investitori. La giornata si ra infatti chiusa con l’acquisto di poco più di un milione di diritti, pari a circa lo 0,7% del nuovo capitale della società. Sembra quindi poco probabile che possa essere questo il campo di battaglia tra Fiat e Diego Della Valle. Della Valle (8,8%) che, come riportato da alcune indiscrezioni di stampa, sarà ascoltato a breve dalla Consob in merito anche alla lettera inviata al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Oggi gli occhi saranno puntati al consiglio di amministrazione che, come risulta a La Repubblica, dovrà fare il punto sul piano industriale dopo che ieri, sempre secondo il quotidiano, l’assemblea dei giornalisti della Rcs Periodici ha dato il via alla cessione di alcune testate coinvolte nel piano di riassetto messo a punto dall’Ad Pietro Scott Jovane.