Notizie Notizie Italia Rcs: 800 esuberi e vendita di 10 testate. Ecco il piano di Scott Jovane

Rcs: 800 esuberi e vendita di 10 testate. Ecco il piano di Scott Jovane

11 Febbraio 2013 16:42

Saranno 800 gli esuberi, di cui 600 in Italia e 200 in Spagna e 10 le testate periodiche che verranno chiuse o vendute. Sono queste le principali e scioccanti novità previste dal piano Rcs Mediagroup presentato oggi dall’amministratore delegato, Pietro Scott Jovane, al Comitato aziendale europeo del gruppo editoriale. I periodici chiamati in causa, che costituiscono circa il 20% del fatturato delle divisioni, sono A, Bravacasa, Yacht & Sail, Max, Europeo, Astra, Novella, Visto, Ok Salute e l’enigmistica.

A questo si aggiunge anche il trasferimento in via Rizzoli a Crescenzago delle sedi di Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport attualmente in via Solferino e la riduzione del 10% dei compensi del presidente, Angelo Provasoli, dello stesso Ad e dei collaboratori diretti.

Ha espresso grande preoccupazione il Comitato aziendale europeo in una nota di fronte alle ipotesi contenute nel Piano triennale presentato oggi da Scott Jovane. Un piano, si legge nella nota, “che prevede un drastico  ridimensionamento degli organici e del costo del lavoro in  Italia come in Spagna e un allarmante sacrificio di asset, testate e patrimonio storico del gruppo, a fronte di prospettive di sviluppo molto accelerato sulle iniziative  digitali e sull’integrazione tra piattaforme tradizionali e  innovative di informazione”.

In particolare il Cae ha sottolineato alcuni aspetti che presentano elementi di forte criticità: “I tagli prospettati pari a 800 lavoratori, di cui 640 in  Italia e 160 in Spagna, vanno a sommarsi ai pesanti interventi già attuati negli anni passati” . “Il piano – prosegue il Cae – si regge su un equilibrio finanziario ancora  soggetto a numerose incognite, poiché si basa anche su un  aumento di capitale da parte degli azionisti non definito negli importi, nelle modalità e nelle finalità“. Infine, “le prospettive di sviluppo del fatturato di gruppo, affidate in larghissima parte alle attività collegate al digitale, sono tutte da verificare nella loro realizzazione  concreta e ancora indeterminati sono gli ambiti di  intervento degli investimenti industriali previsti”.

Il Cae ha comunque espresso apprezzamento “per il metodo di trasparenza nella  comunicazione da parte dei vertici di gruppo, che precede e  prelude all’avvio di tavoli di negoziazione, e l’apertura  verso un obiettivo di ricerca di soluzioni di gestione  condivise tra azienda e organismi sindacali”.