Rbs-Fortis-Santander offrono 71,1 miliardi di euro per lo spezzatino Abn
Come promesso oltre un mese fa e con un paio di giorni di ritardo rispetto alla data inizialmente prevista, il consorzio di istituti composto da Fortis, Banco Santander e Royal Bank of Scotland e guidato da quest’ultima, ha comunicato i termini di un’offerta da 71,1 miliardi di euro sulla banca olandese Abn Amro.
Si accende dunque la battaglia con gli inglesi di Barclays che hanno messo sul piatto una cifra pari a 63 miliardi di euro (36,25 euro per azione), mediante assegnazione di 3,225 azioni ordinarie Barclays per ogni azione Abn. I consigli di amministrazione delle due società avevano già dato il loro ok agli azionisti per aderire all’offerta. “Sarebbe sciocco cambiare i termini dell’accordo in questo frangente” aveva detto poco meno di un mese fa il presidente dell’istituto britannico Robert Diamond visto che l’unica offerta avanzata era proprio quella di Barclays. Ora però potrebbe essere costretto a cambiare i suoi piani sebbene uno dei punti di forza di questa prima offerta siano la sua minore complessità e rischiosità.
La proposta di Royal Bank of Scotland, Fortis e Banco Santander valuta ogni singola azione di Abn Amro 38,40 euro, 30,40 in contanti più 0,844 nuove azioni Rbs per ogni azione della banca olandese. Tale cifra comprende anche 1 euro che verrà trattenuto in attesa della soluzione del nodo La Salle sulla cui cessione gli azionisti di Abn Amro saranno chiamati a votare. Le tre banche unite in cordata non vogliono infatti rinunciare all’istituto statunitense che, secondo i piani di Barclays dovrebbe finire nelle mani di Bank of America. E’ aperta una disputa legale sulla questione.