Ratio azioni-bond, a che punto siamo. Gli ETF su cui scommettere nel 2020
Occhio al rapporto azioni-bond, parametro utilizzato in particolare da Will Geisdorf, strategist della divisione di ETF per Ned Davis Research per capire dove sia il caso di investire nei prossimi mesi. In questo caso, visto l’affollarsi delle previsioni per il 2020, il prossimo anno.
Il rapporto azioni-bond, spiega Geisdorf, è calcolato dividendo l’indice S&P 500 per lo US Long Term Treasury Bond Index, ovvero l’indice che monitora il trend dei Treasuries Usa di lungo termine.
Più il rapporto è alto, più le azioni fanno meglio dei bond, e viceversa. Così Geisdorf ha scritto in una sua recente analisi:
“Il ratio azioni-bond ha toccato il fondo prima che avvenisse una ripresa dell’economia, in ognuna delle sette ultime fasi di rallentamento globale. Escludendo una eventuale escalation della guerra commerciale (e le ultime notizie, dal fronte Usa-Cina, lasciano ben sperare, sebbene i dubbi non manchino), dovremmo assistere a una ripresa all’inizio del 2020″.
Se questo scenario si concretizzasse, quali ETF beneficerebbero in misura più importante di un contesto del genere?
L’analisi di Geisdorf presenta alcuni ETF che si caratterizzano per avere Beta, volatilità e rischi superiori a quelli del mercato inteso in senso più ampio. Questi ETF, inoltre, scommettono su settori che tendono a performare bene soprattutto in una situazione di reflazione.
Si tratta, in particolare, dei settori biotech, healthcare e banche. Accanto a questi, Geisdorf conferma che anche il settore energetico presenta la migliore valutazione rischio-reward, ovvero rischio-premio.
Di seguito, la lista di ETF compilata da Ned Davis Research, che comprende gli exchange-trade funds, come sottolinea il titolo, più sensibili al rapporto azioni-bond. Occhio all’ETF sulla robotica e all’intelligenza artificiale e anche agli ETF sul settore energetico e bancario.
Il consiglio di investimento parte dall’assunto secondo cui, nel corso del 2020, l’economia sarà interessata da una fase di ripresa. Molto dipende dal reale impegno di Usa e Cina a superare le divergenze che hanno portato all’esplosione di una guerra commerciale, negli ultimi 18 mesi.
Sicuramente, l’accordo annunciato lo scorso venerdì dalle controparti, è un buon inizio. Non per niente, gli indici azionari Usa hanno testato nuovi record intraday nelle prime battute della sessione odierna. Nello specifico, lo S&P è salito fino a 3.192 punti; il Nasdaq Composite Index fino a 8.799, e il Dow Jones Industrial Average fino a 28.281, a un livello inferiore di appena 10 punti rispetto al massimo testato a livello intraday.