Notizie Certificates Rallenta l’ascesa dei mercati su preoccupazioni rallentamento globale

Rallenta l’ascesa dei mercati su preoccupazioni rallentamento globale

25 Marzo 2019 12:01

Settimana leggermente positiva per i mercati azionari mondiali che frenano nelle ultime sedute complice i deboli dato indicazioni macro, allarmando circa un più marcato rallentamento globale. In particolare, questi timori sono stati alimentati dalla curva dei rendimenti misurata dallo spread tra i tassi dei Treasuries Usa a tre mesi e quelli a 10 anni, che si è invertita per la prima volta dal 2007. L’inversione della curva viene considerata un fenomeno che precede, di norma, l’arrivo di una recessione.

 

Intanto nell’ultima riunione, la Federal Reserve ha escluso altri aumenti dei tassi di interesse quest’anno, una decisione che potrebbe segnalare la fine dei tre anni del ciclo di inasprimento della politica monetaria. Dopo aver previsto due aumenti a dicembre, la Fed ha indicato che non ce ne saranno altri quest’anno, mantenendo così stabile il tasso dei fondi federali in un range compreso tra il 2,25% e il 2,5%.

 

La banca centrale Usa ha inoltre segnalato che intende terminare la riduzione del suo massiccio bilancio da 4,2 mila miliardi di dollari entro settembre. Il tono cauto sulle prospettive della politica monetaria è stato attribuito ai segnali di un rallentamento della crescita economica Usa, anche se il mercato del lavoro rimane forte.

 

Resta inoltre alta la tensione tra Unione Europea e Regno Unito. Nel corso del Consiglio europeo di giovedì scorso i leader europei hanno concesso hanno annunciato che la data sulla Brexit è stata spostata dal 29 marzo al 12 aprile. Ciò significa che il Regno Unito rimarrà membro del blocco Ue fino a quel giorno. Ma significa, anche, che l’Europa è pronta allo scenario di un no-deal Brexit.

 

Infine, riguardo alla questione commerciale, alcune indiscrezioni parlano di un incontro tra Donald Trump e Xi Jinping spostato a giugno. Secondo alcuni funzionari statunitensi, la Cina si starebbe tirando indietro rispetto agli impegni presi sul fronte della protezione delle proprietà intellettuali, non avendo ricevuto sufficienti assicurazioni dall’amministrazione Trump che i dazi imposti verranno rimossi.

 

Questo clima di attesa sui mercati ha incoraggiato il trading in certificati. Tra i più prodotti scambiati troviamo il Mini Short sul WTI Future che ha raccolto quasi 2 milioni di euro con 141 contratti. Il prodotto, con ISIN NL0013310048, ha strike a 73,8774 USD e una leva di 3,9x. La scadenza è fissata il 19 dicembre 2025.

 

Molto apprezzato anche il Mini Long sull’Euro Stoxx 50 che ha raccolto circa 670 mila euro con 13 contratti. Il certificato, con ISIN NL0011842463 e strike a 1.353,81 punti, ha una leva di 1,7x e una distanza dal livello di knock out di circa il 58%. La scadenza è fissata il 16 dicembre 2020.

 

Tra i certificati a investimento, il più scambiato è stato lo Step-down Cash Collect su FCA, con un volume di scambio di circa 690 mila euro e 53 contratti. Il certificato, con ISIN NL0013142755, ha un prezzo di emissione di 100 euro e consente di ottenere un premio mensile di 1,10 euro anche nel caso in cui l’azione sottostante abbia perso terreno, ma la sua quotazione sia superiore o pari al livello barriera (posta in questo caso al 70% del valore iniziale). La scadenza è fissata il 14 dicembre 2021.