Quale futuro per Fca sotto la guida di Mike Manley, al mago Jeep la mission impossible di non far rimpiangere Marchionne
E’ andata sulle spalle del britannico Michael Manley la pesante eredità di Sergio Marchionne, che ha dovuto lasciare la guida di Fiat Chrysler in anticipo rispetto al previsto per l’improvviso aggravarsi delle sue condizioni di salute. Manley è già al lavoro. Oggi ci sarà il primo General Executive Committee post Marchionne con la presenza di tutti i top manager del gruppo. Il primo impegno ufficiale sarà la presentazione dei conti del secondo trimestre, in agenda il 25 luglio.
La scelta di Manley, alla guida di Jeep dal 2009, conferma il forte focus del gruppo sul marchio Jeep. Michael Manley, 56 anni, ha infatti una pluriennale esperienza alla guida del marchio Jeep e questo probabilmente è stato decisivo nel far cadere la scelta su di lui rispetto agli altri due candidati forti, Alfredo Altavilla e Richard Palmer.
Jeep è il brand su cui Marchionne ha puntato maggiormente negli ultimi anni per far lievitare le vendite del gruppo ed è anche al centro del nuovo business plan al 2022. A fine 2018 le vendite di Jeep sono attese a 1,9 milioni di unità dagli 1,4 milioni di fine 2017. Jeep intende crescere ed entrare in tre nuovi segmenti nei prossimi 5 anni e avere una versione elettrica di ogni suo modello entro il 2022. Durante la gestione Manley le vendite di Jeep sono balzate da 330 mila unità a 1,4 milioni a fine 2017 con target 1,9 milioni a fine di quest’anno.
Sfida globale e valorizzazione gioielli di famiglia
Il compito di Mike Manley partirà dai paletti del nuovo piano industriale presentato a inizio giugno, un piano ambizioso in termini di target finanziari così come di innovazione con una svolta sul fronte elettrificazione. Tra le prime tappe ci sarà anche quella dello scorporo di Magneti Marelli, che dovrebbe entrare nel vivo nei prossimi mesi procedendo sulla falsariga di quanto fatto con CNH e Ferrari. Il nuovo piano punta forte anche sulle prospettive di crescita di Maserati e Alfa Romeo con il possibile emergere della prospettiva di un polo del lusso da valorizzare.
Negli anni Marchionne ha più volte solleticato l’ipotesi di un nuovo round di consolidamento con una big dell’industria auto. Il contesto competitivo probabilmente a breve costringerà Fca a valutare una grande alleanza e negli ultimi tempi sono emerse a più riprese le voci di un possibile affondo della coreana Hyundai. In passato anche gruppi cinesi si erano mostrati interessati a Fca.
Il titolo Fca oggi, come da attese, ha reagito abbastanza male all’improvvisa svolta alla guida del gruppo con il titolo che alle 10:15 cede il 2,59%, in recupero dai minimi di avvio giornata. “Il mercato oggi sconta l’addio improvviso, un evento questo anticipato di 8 mesi rispetto a quanto previsto – commenta Vincenzo Longo, market strategist di IG, interpellato da FinanzaOnline.com – . Probabilmente un po’ di speculazione e il frettoloso passaggio di consegne stanno intaccando un po’ il sentiment degli investitori. Non si può mettere comunque in discussione quanto fatto di buono dall’azienda, che risulterà anche dagli imminenti conti”.
Sulle scelte future sotto la guida di Mike Manley, Longo ritiene che “è un po’ presto per capire le dinamiche che imporrà Manley all’azienda. Per ora si va avanti con lo scorporo Magneti Marelli, mentre il discorso M&A rimane incerto“.
Il profilo di Manley
Tra le cariche più recenti, Manley è stato Head of Jeep brand da giugno 2009 a luglio 2018, e Head of Ram brand da ottobre 2015 a luglio 2018. In precedenza, ha ricoperto il ruolo di Chief Operating Officer per la region APAC. Ha inoltre diretto le attività internazionali di Chrysler fuori dell’area NAFTA con la responsabilità di implementare gli accordi di cooperazione per la distribuzione dei prodotti del Gruppo Chrysler attraverso il network internazionale di Fiat.
Da dicembre 2008, è stato Executive Vice President – International Sales e Global Product Planning Operations. In questa posizione, è stato responsabile della pianificazione prodotto e di tutte le attività di vendita al di fuori del Nord America.
Manley entrò a fare parte di DaimlerChrysler nel 2000 in qualità di Direttore Sviluppo Rete per DaimlerChrysler United Kingdom, portando la sua lunga esperienza nel business della distribuzione internazionale dell’automobile. Ha un Master of Business Administration dall’Ashridge Management College a Ashridge (Inghilterra) e un Bachelor of Science in ingegneria dalla Southbank University di Londra.