Pausa riflessiva dopo la corsa. Permane l’ottimismo sui mercati
La scorsa ottava ha visto una fase di assestamento sui mercati internazionale dopo che gli indici americani sono pressoché tornati sui massimi storici e quelli Europei su importanti livelli di resistenza.
La settimana è stata caratterizzata da diversi eventi importanti che pure non hanno smosso gli operatori di mercato. A partire dalla riunione della BCE, che però non ha dato spunti particolari, con Draghi che ha confermato i toni accomodanti. Sulla Brexit c’è una nuova data all’orizzonte concessa alla Gran Bretagna per evitare il No Deal: il 31 ottobre 2019, ossia il prossimo Halloween. Non positivo invece l’atteggiamento di Trump nei confronti dell’Europa. Il Presidente Trump, con uno dei suoi classici tweet, ha minacciato l’imposizione di dazi per 11 miliardi di dollari nei confronti dell’Europa, ma soprattutto ha fatto intendere che i vantaggi commerciali che il Vecchio continente ha avuto nei confronti degli USA termineranno presto. Vedremo nelle prossime settimane se l’attenzione di Trump verso l’UE porterà il Presidente a minacciare anche i dazi sulle auto. Negativa anche la revisione delle stime dell’FMI sul PIL mondiale al 3,3%, dal 3,5% stimato a gennaio. Il ritmo di crescita più basso dalla crisi del 2008.
In tale scenario, gli investitori hanno prediletto operazioni di breve, tramite l’uso di prodotti a leva prevalentemente su titoli e indici azionari, ma non solo. Il prodotto più scambiato è stato il Mini Future Short su STM (ISIN: NL0012875520). Il prodotto mostra una leva piuttosto contenuta (intorno alle 1,8 volte) e una distanza dal Knock Out del 47,63%. Strike a 24,77 euro. Il controvalore è di oltre 1 milione di pezzi scambiati, e ben 85 contratti. La scadenza è il 19 dicembre 2025.
Sul Ftse Mib invece gli investitori hanno premiato il Turbo Long (ISIN: NL0013410459) con leva importante e vicina alle 30 volte e una distanza dal Knock Out poco sotto il 5%. Strike a 20.750 punti e scadenza il 21 giugno 2019. Ammonta a 773 mila il controvalore scambiato su questo prodotto, per un totale di 141 contratti. Molto utilizzato anche il Mini Future sul petrolio WTI con 90 contratti e circa 740 mila euro di controvalore. Il certificato, con ISIN NL0013310048, mostra una leva vicina alle 7 volte e distanza dal Knock Out circa del 11%. La scadenza è il 19 dicembre 2025.
Anche i prodotti d’investimento sono stati ben scambiati. Spicca il Cash Collect su Intesa Sanpaolo, dopo le parole dell’AD Carlo Messina, il quale ha confermato di essere in trattative con Prelios, per ridurre ulteriormente i crediti deteriorati. “E’ inoltre improbabile, ha aggiunto, che la banca partecipi al risiko bancario che si sta delineando in Europa”. Il Memory Cash Collect sull’Istituto di Credito, con ISIN NL0013031446, ha scadenza il 24 settembre 2020 e una distanza dalla barriera piuttosto importante (36%). Il premio è trimestrale e pari al 2,3%. Molto interessante la presenza dell’effetto memoria. In particolare, l’effetto memoria permette all’investitore di ricevere, a una data di valutazione intermedia, un premio cumulativo comprendente tutti i premi non pagati nelle precedenti date di valutazione intermedie, se a tale data di valutazione intermedia sono soddisfatte le condizioni per ricevere il premio. Ammonta a 470 mila euro il valore scambiato e 46 contratti.