Previsoni al rialzo per il prezzo del petrolio, benzinai verso sciopero
Benzinai italiani sul piede di guerra. L’annunciata nuova tranche di liberalizzazioni ideata dal ministro Pierluigi Bersani ha già messo in subbuglio i gestori delle pompe di benzina che hanno proclamato due giorni di sciopero per la prima settimana di febbraio. L’obiettivo del ministro per lo sviluppo economico è quello di razionalizzare il prezzo della benzina, che nel nostro paese oltre a essere un dei più alti in Europa ha anche la peculiarità di scendere a fatica ma di salire velocemente per seguire i movimenti del petrolio.
Secondo le prime indiscrezioni il ddl Bersani dovrebbe abbattere molte delle barriere alla concorrenza presenti oggi sul mercato, al pari di quanto già fatto in altri settori come quello delle farmacie. A partire dalla distanza minima tra i distributori di carburante ma anche nuove regole sulla concorrenza degli ipermercati e sugli orari di apertura degli impianti. Più flessibile appare invece la posizione dell’Unione petrolifera, secondo la quale però ogni intervento andrebbe ben ponderato al fine di non creare disparità di trattamento tra tutti gli attori in gioco.
Nel frattempo il prezzo del petrolio prosegue nella sua debolezza, ma il suo movimento ribassista avrebbe le ore contate secondo gli analisti finanziari. Il prezzo del petrolio potrebbe scendere fino ai 48 dollari al barile, per poi rimbalzare e risalire velocemente verso quota 60 dollari e oltre. Finora un inverno più mite del solito, soprattutto negli Usa, aveva tenuto a bada il prezzo dell’oro nero. Ora, invece, il freddo sembra essere arrivato anche in Europa e i prezzi dovrebbero rinforzarsi anche per questi fattori strettamente climatici.
Bisognerà inoltre ponderare quali decisioni prenderà l’Opec, il cartello dei principali paesi produttori di petrolio, ai quali questa flessione delle quotazioni non piace affatto. La scorsa settimana l’agenzia internazionale per l’energia (Aie) ha deciso di rivedere le sue stime sulla crescita della domanda mondiale di petrolio per il 2007. L’Aie ha anche messo in guardia il mercato da probabili assottigliamenti delle forniture previsti per i prossimi mesi. Secondo le stime dell’agenzia, i prossimi dodici mesi si caratterizzeranno per un incremento della domanda dell’1,6%, pari a 85,8 milioni di barili al giorno di media, rispetto al +1,7% delle precedenti previsioni.