Notizie Notizie Italia Preview Enel: i conti in uscita il 13 marzo. Le stime su utili, Ebitda e debito

Preview Enel: i conti in uscita il 13 marzo. Le stime su utili, Ebitda e debito

24 Febbraio 2025 16:58

Enel sarà tra le ultime big del Ftse Mib ad annunciare i conti del 2024 (il calendario). Per il gruppo guidato da Flavio Cattaneo il “test trimestrale” è fissato per il prossimo 13 marzo, quando il consiglio di amministrazione si riunirà per l’approvazione della relazione finanziaria annuale relativa all’esercizio 2024 e alla proposta di destinazione degli utili.

Nell’attesa vediamo quali sono le attese per i numeri del 2024, con il consensus degli analisti.

Enel e i conti 2024: consensus analisti

In evidenza le stime degli analisti per il 2024 pubblicate sul sito di Enel (aggiornate a fine gennaio 2025). Il campione, che include 24 broker, prevede per il big italiano dell’energia un margine operativo lordo per l’esercizio 2024 di 22,78 miliardi di euro in media e un utile netto ordinario sempre in media di 6,87 miliardi (minimo 6,66 miliardi e massimo 7,2 miliardi). L’utile netto per azione (Eps) è atteso a quota 0,67 euro (minimo di 0,65 euro; massimo di 0,71 euro). Per la voce indebitamento netto il consensus degli analisti indica un dato pari a 54,62 miliardi di euro (da un minimo di 53,44 miliardi a un massimo di 56,74 miliardi).

In termini di ricavi, il consensus degli analisti interpellati da Bloomberg, indica ricavi per 94,08 miliardi di euro.

La view degli analisti: prevalgono i buy

Da inizio anno il titolo Enel ha mostrato una certa debolezza con un rialzo di solo lo 0,6% circa YTD, con una capitalizzazione di mercato che resta tra le maggiori tra i titoli del Ftse Mib. Attualmente il consenso Bloomberg vede 25 buy e 5 hold, e nessun sell sul titolo con un target price medio a 8,01 euro, con un rendimento potenziale del 15,6%.

A inizio febbraio gli analisti di Goldman Sachs hanno confermato la raccomandazione buy su Enel, con un target price a 12 mesi a 9,05 euro (da 9 euro).  Una view positiva sul titolo che dipende da alcuni fattori. In particolare, secondo gli analisti di Goldman Sachs, sarà un anno che definiscono ‘beat and raise’. “Ci aspettiamo che Enel superi la guidance per il 2024 e la superi anche nel 2025” e “crediamo che continuerà a ridurre la sua esposizione ai mercati emergenti, per ridistribuire il capitale nelle economie sviluppate”.

Enel torna sull’obbligazionario: i dettagli dell’ultima emissione

Intanto la scorsa settimana Enel ha fatto il suo ritorno nel mercato dei bond. Attraverso Enel Finance International, Enel ha lanciato sul mercato Eurobond un “Sustainability-Linked bond” in tre tranche rivolto agli investitori istituzionali per un totale di 2 miliardi di euro. L’emissione ha ricevuto richieste di sottoscrizione in esubero per più di 2 volte, totalizzando ordini per un importo pari a circa 5 miliardi di euro ed una significativa partecipazione di investitori e portafogli ESG, che risulta strutturale in tutte le recenti emissioni di Enel.

La positiva risposta degli investitori ha inoltre consentito il raggiungimento di un costo medio inferiore agli attuali livelli di mercato ed una cedola media inferiore al 3%. Si prevede che le risorse finanziarie di tale emissione verranno utilizzate per finanziare l’ordinario fabbisogno finanziario del Gruppo.

L’esito del collocamento sia in termini di domanda sia di condizioni economiche dimostra ancora una volta la fiducia degli investitori nella nostra strategia di crescita e creazione di valore, garantendo la sostenibilità sia finanziaria che ambientale nel lungo termine – ha dichiarato Stefano De Angelis, cfo del Gruppo Enel -. Attraverso l’execution del piano strategico il gruppo ha già conseguito un deciso rafforzamento della struttura del capitale ed il miglioramento degli indicatori reddituali, unitamente ad un’importante accelerazione nel processo di decarbonizzazione ed elettrificazione del proprio business. Proseguiremo con impegno questo percorso di crescita confermando il nostro supporto alla transizione energetica, attraverso investimenti in reti, energia rinnovabile e servizi ai clienti finali, fino all’azzeramento delle emissioni di gas a effetto serra lungo tutta la catena del valore entro il 2040″.