Notizie Notizie Mondo La premiata ditta Moody’s & Co. tiene in scacco l’Ue: Grecia e Spagna nella morsa agenzie

La premiata ditta Moody’s & Co. tiene in scacco l’Ue: Grecia e Spagna nella morsa agenzie

17 Dicembre 2010 07:36

Il giorno dopo aver stretto nell’angolo la Spagna, Moody’s sferra un altro duro colpo all’Europa mettendo sotto esame con implicazioni negative il rating della Grecia, uno dei grandi malati del Vecchio Continente. E’ solo un avvertimento quello che arriva dagli esperti dell’agenzia di rating, ma è abbastanza sibillino per mettere in allerta gli operatori. L’agenzia ha, infatti, avvertito che potrebbe declassare di diversi gradini il rating Ba1 sul debito di Atene, perché riscontra forti perplessità sulla capacità del Paese ellenico di ridurre il debito a livelli sostenibili nel lungo termine.

 

“La Grecia ha fatto notevoli passi avanti per consolidare i conti pubblici, ma il compito di riportare il debito su livelli sostenibili è diventato più arduo a causa dei cambiamenti che stanno avvenendo nel Paese e in Europa”, ha detto l’analista senior di Moody’s, Sarah Carlson. Lo scorso giugno l’agenzia aveva declassato al primo livello spazzatura, Ba1, il rating sovrano della Grecia. Non convince la Carlson la decisione del governo di accelerare ed estendere il programma di privatizzazioni per ricavare entro il 2013 oltre 7 miliardi di euro che dovranno servire a ridurre il deficit di bilancio come chiesto dai creditori.

 

In una dichiarazione rilasciata ieri, il ministero delle Finanze ha spiegato che intende perseguire l’obiettivo di massimizzare le entrate nel rispetto dell’interesse pubblico, mettendo in atto rapidamente il processo di inventario dei beni immobili di proprietà statale. Verranno nominati a breve i consiglieri finanziari e legali per l’estensione della concessione dell’aeroporto di Atene, per la privatizzazione delle ferrovie e per la vendita di una quota del fornitore di gas Depa e dell’operatore di rete gas Desfa. Ancora, verranno cercati partner strategici nell’industria della difesa (Eas). I settori oggetto di privatizzazione spazieranno dalle acque alle miniere, dal Casino di Monte Parnes alle corse ippiche, dalla vendita di 11 aeroporti regionali allo sviluppo di 850 porti turistici.

 

Mercoledì a salire sulla graticola era invece stata la Spagna. La stessa agenzia ha posto sotto osservazione, e sempre con implicazioni negative, il rating Aa1 sul debito della penisola iberica “a causa dell’elevato bisogno di finanziamenti che Madrid necessita per il 2011 e l’alto livello del debito del Paese iberico”. Uno sgarbo che il premier spagnolo Zapatero ha pagato subito. Madrid per mandare in porto è stato costretta ad offrire rendimenti più alti per piazzare circa 2,5 miliardi di titoli a 10 e 15 anni.

 

Per i titoli decennali il rendimento medio è salito al 5,446% dal 4,615% dell’ultima asta e sui 15 anni è balzato al 5,953% dal 4,541% dell’asta precedente. El Mundo online scrive che la Spagna è obbligata a pagare ai livelli del 1997 il suo debito a 10 e 15 anni dopo le minacce di Moody’s, rilevando che i tassi a 10 anni sono saliti del 18% e quelli a 15 anni del 31%. Ormai Moody’s e le sue due sorelle Standard & Poor’s e Fitch tengono in scacco l’Europa intera, accanendosi soprattutto sugli anelli più deboli di Eurolandia, spiegano gli analisti.

 

Secondo alcuni esperti di mercato “c’è troppo allarmismo in questo momento sui mercati. Stiamo vivendo una fase difficile, ma gli istituti spagnoli sono solventi, hanno ratio di capitale molto più alti rispetto a quelli che troviamo in altri paesi, continuano ad avere accesso alla liquidità a breve termine, mentre la Grecia pesa davvero poco sull’Europa. Il peggior nemico da battere in questo momento – conclude – è la speculazione”.